Paolo Morelli e il gruppo musicale “Gli Alunni del Sole” sono stati fondamentali nel plasmare l’immaginario musicale delle generazioni nate tra gli anni ’60 e ’70. Le loro canzoni, più simili a poesie, raccontavano con profondità e delicatezza la transizione dall’adolescenza alla giovinezza, in un contesto storico segnato da forti tensioni come il terrorismo e la ribellione sociale, ma vissuto dai giovani con un senso di sobrietà e leggerezza. Le composizioni di Morelli rispecchiavano questo dualismo, fondendo malinconia e romanticismo in melodie che risuonavano nel cuore dei ragazzi dell’epoca.
“Gli Alunni del Sole”, come altre band napoletane emergenti in quegli anni, riuscivano a tradurre con maestria sentimenti profondi e complessi, trasmettendo una visione romantica e intima della vita quotidiana e delle emozioni umane. Il nome della band è ispirato all’omonimo romanzo di Giuseppe Marotta, che attraverso la sua scrittura umoristica e vivida dipingeva la quotidianità dei vicoli napoletani, infondendoli di mitologia e storie popolari. Questo connubio tra letteratura e musica ha dato vita a un momento di straordinario espressionismo napoletano, particolarmente vibrante alla fine degli anni ’70.
La voce di Morelli, in particolare, era una delle più rappresentative di quel periodo. Canzoni come Liu e Oinè sono esempi perfetti di come la musica del gruppo fosse profondamente radicata nella cultura partenopea. In Liu, Morelli descrive la donna come “ingigantita su un falso piano”, una frase che è diventata immortale. Oinè, invece, rappresenta la quintessenza della donna napoletana, una figura ricca di fascino e mistero. Questi brani non sono solo canzoni, ma veri e propri tesori culturali, intrisi di significati che vanno oltre il testo musicale, diventando parte del patrimonio immateriale della città.
Trama de “Gli Alunni del Sole” di Giuseppe Marotta
Il romanzo Gli Alunni del Sole di Giuseppe Marotta è un racconto umoristico che si snoda tra i vicoli di Napoli, dove la quotidianità si intreccia con elementi di mitologia e leggende popolari. La narrazione è popolata da una serie di personaggi vivaci e pittoreschi, tipici del folklore napoletano, che affrontano situazioni comuni con ironia e saggezza. Al centro di tutto, c’è la vita popolare napoletana, vista attraverso gli occhi di chi vive nei quartieri, con un costante riferimento a tradizioni e credenze che fanno parte dell’immaginario collettivo della città. Marotta dipinge un affresco della Napoli più autentica, dove il reale e il fantastico si fondono, regalando al lettore una visione intima e profonda della città e dei suoi abitanti.