Pagani: accelerano le demolizioni di manufatti abusivi con fondi Cassa Depositi
Demolizioni di manufatti abusivi nel territorio del comune di Pagani, l’amministrazione accelera con anticipazioni della Cassa Deposito e Prestiti per oltre mezzo milione di euro. Negli ultimi giorni la giunta del sindaco Lello De Prisco ha approvato una serie di deliberazioni volte a risolvere alcuni obblighi di demolizione mai rispettati dalla cittadinanza, con casi che si ritraggono anche agli anni ’90. Palazzo San Carlo si è resa protagonista di un lavoro che sembrerebbe ordinario, ma che acquista particolare valore in relazione al grande fenomeno di abusivismo che ha attanagliato negli scorsi decenni non solo Pagani ma tutte le città dell’agro.
Le deliberazioni
Attraverso quindici deliberazioni ad hoc infatti la giunta comunale ha posto le basi per concludere ordini di demolizioni espresse dalla Procura Generale della Repubblica negli ultimi decenni ma mai rispettati. Al centro dei provvedimenti manufatti abusivi presenti in tutto il territorio, dal cuore storico fino alle periferie, contando ordini di abbattimento che in totale superano i 650 mila euro. Tra le strade più colpite dal fenomeno ci sono via Madonna Di Fatima, via Filettine ma anche via Mannara, via Tramontana e via Zeccagnuolo. Quanto mai particolari sono però le provenienze temporale degli ordini di demolizioni, che in alcuni casi risalgono addirittura al 1996 e al 1998, oltre che ai primi anni 2000.
Finanziamenti specifici
Per ovviare alla necessità più volte manifestata dalla stessa Procura negli ultimi anni il comune di Pagani ha così attinto attraverso finanziamenti specifici della Cassa Depositi e Prestiti, con anticipazioni di cassa che permetteranno così la demolizione agli uffici del pubblico ministero con le spese che infine graveranno sui singoli cittadini. Una importante operazione di ripristino della legalità quindi per l’amministrazione del sindaco Lello De Prisco, che ha dedicato in questi anni di governo una grande attenzione sull’argomento recuperando di fatto un gap storico. “E’ un lavoro che noi consideriamo ordinario e necessario anche visti i solleciti della Procura” ha spiegato una volta interpellato l’assessore all’urbanistica Felice Califano “Abbiamo fatto un passo in avanti con queste prime pratiche e in futuro ne faremo sicuramente degli altri, purtroppo nei decenni il fenomeno dell’abusivismo è spesso dilagato, creando danni alla nostra comunità sotto una serie di punti di vista, sia urbanistici che ambientali”.