Paolo Capriglione, grave dopo un intervento: la famiglia di Sant’Egidio del Monte Albino si mobilita per riportarlo in Italia
Paolo Capriglione, un cittadino italiano originario della frazione San Lorenzo del comune di Sant’Egidio del Monte Albino, sovrintendente dell’area multimediale di MSC Crociere da oltre 20 anni, si trova in gravi condizioni di salute dopo una serie di complicazioni post – operatorie in Georgia. La sua famiglia, che si sta mobilitando per riportarlo in Italia, ha avviato una raccolta fondi per coprire le spese mediche e il rimpatrio.
Un delicato intervento
Capriglione, residente a Tbilisi in Georgia con sua moglie georgiana e il loro figlio di 9 anni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico il 27 settembre scorso presso il Bau International Hospital di Batumi per la rimozione di diverticoli. Durante l’operazione, i medici hanno scoperto la presenza di un tumore alla vescica e a parte dell’intestino. Nonostante l’intervento iniziale sembrasse essere andato bene, il 1° ottobre le sue condizioni sono peggiorate a causa di una peritonite. Da allora, Paolo è stato sottoposto a diverse operazioni, incluso un intervento di tracheostomia, ed è attualmente in ventilazione artificiale dopo aver contratto una polmonite bilaterale.
Un appello per Paolo
“Paolo è un uomo forte, un grande lavoratore e un padre amorevole”, racconta la sorella, “ma ora sta lottando per la vita. Abbiamo bisogno di riportarlo in Italia, ma non abbiamo i mezzi economici per far fronte a tutte le spese mediche in Georgia, che sono completamente private”.
Costi insostenibili per il trasporto in Italia
La famiglia ha fatto appello all’ambasciata italiana a Tbilisi, che ha dato il via libera per un eventuale trasferimento di Paolo in Italia tramite aereo sanitario. Tuttavia, i costi elevati, che comprendono le spese ospedaliere a Batumi, il trasporto aereo con un’equipe medica specializzata e la successiva degenza e riabilitazione in Italia, rendono impossibile per i familiari sostenere tali spese da soli. “Stiamo cercando di mobilitare tutti coloro che possono aiutarci”, spiega la sorella.
L’appello della famiglia
La famiglia Capriglione invita chiunque possa contribuire a fare una donazione per sostenere il rimpatrio di Paolo, un uomo descritto dai suoi colleghi e amici come un grande lavoratore e un padre amorevole. “Non possiamo fare molto da soli, ma insieme possiamo fare la differenza per Paolo e per la sua famiglia,” conclude la sorella. Le donazioni serviranno a coprire le spese mediche in Georgia, il trasporto sanitario e la degenza in Italia, garantendo a Paolo la possibilità di ricevere le cure di cui ha urgentemente bisogno.