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Sarno: il Comune fa ricorso al Consiglio di Stato su antenne di telefonia

Il Comune di Sarno ricorre al Consiglio di Stato contro gestore di antenne telefonia per il mancato pagamento del Canone Unico Patrimoniale su 40 impianti.

Sarno: il Comune fa ricorso al Consiglio di Stato su antenne di telefonia

Installazione di antenne e Stazioni Radio nel comune di Sarno, l’amministrazione prepara il ricorso al Consiglio di Stato contro un gestore di rete. Il contenzioso tra la società di telecomunicazioni e palazzo San Francesco rispetto il mancato pagamento del Canone Unico Patrimoniale potrebbe aprire un filone importante, visto che il CUP non viene saldato in relazione a nessuno dei 40 impianti esistenti nel territorio comunale. La giunta comunale del sindaco Francesco Squillante nelle scorse ore ha approvato una delibera con la quale si demanda l’ufficio competente di dare incarico all’avvocato Vittorio De Filippo al fine di proporre ricorsi in appello innanzi al Consiglio di Stato dopo le conclusioni del Tribunale Amministrativo Regionale che ha dato ragione al privato.

La vertenza

La vicenda parte dall’intenzione del gestore di telefonia di installare una Stazione Radio Base in contrada Faricella all’interno di un fondo privato, con il comune che ha ritenuto di condizionare l’autorizzazione al versamento del Canone Unico Patrimoniale. La società si è opposta all’ipotesi di pagare così il contributo parti a 800 euro annui, iniziando un botta e risposta di note terminato per ben due volte al TAR di Salerno, visto un caso simile registrato anche in via Vecchia Lavorate.

Sentenza da riscrivere

Il tribunale ha così accolto le istanze cautelari del getore di rete, lasciando però spazio secondo la difesa del comune di Sarno a una nuova impugnazione al Consiglio di Stato. Infatti secondo l’avvocatura è ancora vivo il diritto di parte di richiedere il pagamento del CUP al fine del rilascio dell’autorizzazione dell’installazione, manifestando una necessità di intervento per evitare la creazione di un precedenza pericoloso per le casse dell’ente. Infatti sul territorio sarnese esistono circa 40 impianti simili, con somme superiori ai 30 mila euro che andrebbero così perse nelle casse comunali ogni anno. Per questo la giunta comunale, sotto consiglio degli uffici tecnici incaricati, ha deciso di andare avanti in una battaglia che sul territorio attira sempre tanto interesse, sia da un punto di vista ambientale che amministrativo.

 

 

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Alfonso Romano
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