Tirocini sociali a Pagani: 20 posti con il programma Gol per combattere la carenza d’organico
Lotta alla carenza d’organico e reinserimento nel mondo del lavoro a Pagani grazie alla partecipazione dell’ente al programma Gol. In arrivo entro la fine dell’anno 20 tirocinanti grazie al progetto di tirocinio di inclusione sociale della Regione Campania, partita ora la fase di candidatura aperta fino all’undici novembre. Palazzo San Carlo da ormai una decina di anni se non più vive una preoccupante situazione di organico interno, con un totale numero di dipendenti che a malapena si avvicina al 40% del fabbisogno ideale per un comune di circa 35 mila abitanti. Problematica che ha radici profonde, dalla mancata attuazione di politica di turnover all’origine fino alla fase di difficoltà economiche che hanno portato poi al dissesto finanziario nel 2019.
Mancanza di personale
L’amministrazione del sindaco Lello De Prisco, insediatosi in pieno periodo Covid, non ha mai nascosto una grande difficoltà ad amministrare in relazione a questo argomento, lavorando in questi anni per impostare una nuova base di lavoratori statali sui quali far ripartire la macchina amministrativa. In questi anni di governo si è riuscito a garantire l’immissione di oltre quaranta nuove unità, in parte però capaci solo di garantire il turnover di diversi dipendenti che hanno raggiunto l’età pensionabile o che hanno chiesto un trasferimento. Un problema grave che quindi continua a esistere e che viene affrontato anche grazie alla partecipazione di progetti come quello finanziato attraverso le risorse del PNRR “Garanzia di occupabilità dei lavoratori”.
Il programma Gol
Il programma Gol permetterà infatti l’inserimento di 20 tirocinanti per la durata di dodici mesi, provvedendo anche ad un rimborso spese pari a 500€ al mese, in diversi settori, da segreteria al protocollo passando per archivi e accoglienza. Per poter presentare richiesta bisogna avere un’età tra i 18 e i 65 anni, essere disoccupati, iscritti al programma Gol presso i centri per l’impiego ed esser preso in carico da servizi sociali o sociosanitari. Iniziativa che quindi assume un duplice significato, non solo da un punto di vista amministrativo ma anche sociale, permettendo l’inserimento o il reinserimento nel mondo di lavoro di soggetti in difficoltà. “Una opportunità di formazione con una piccola entrata economica che sappiamo esser preziosa per le famiglie in questi periodi particolarmente difficili” ha così spiegato il sindaco Lello De Prisco.