spot_img
spot_img

Leggi anche

Altro ancora

Sanità in Campania: tra progressi e record negativi nei cesarei e infarti

Nonostante alcuni miglioramenti, la sanità campana affronta sfide significative, con alti tassi di cesarei e mortalità post-infarto, ma progressi in alcuni interventi

Sanità in Campania: tra progressi e record negativi nei cesarei e infarti

Nonostante alcuni miglioramenti, la sanità in Campania presenta ancora molte sfide da affrontare. Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, la regione continua a registrare un alto tasso di parti cesarei, con oltre il 40% dei casi, seconda solo alla Valle d’Aosta. Questo dato negativo influisce significativamente sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Inoltre, la Campania è seconda in Italia per mortalità a 30 giorni dopo un infarto del miocardio, subito dietro al Molise.

Segnali positivi

Tuttavia, ci sono segnali positivi: migliora la tempestività di intervento per angioplastica coronarica in ospedali come il Ruggi D’Aragona di Salerno e il Moscati di Avellino. Anche per le colecistectomie laparoscopiche la Campania figura tra le regioni migliori, con una degenza post – operatoria inferiore a tre giorni.

Mortalità post ospedalizzazione ancora elevata

Nonostante questi progressi, la mortalità post – operatoria per bypass aorto – coronarico rimane elevata, con tassi superiori al 4% contro una media nazionale dell’1,5%. La regione deve anche migliorare l’assistenza per la frattura del collo del femore, con molte strutture ancora sotto il 60% degli interventi eseguiti entro 48 ore.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha ribadito l’importanza di una gestione oculata delle risorse, sottolineando che non ci sarà una privatizzazione della sanità.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Articoli popolari