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Tra la commemorazione e Halloween, cambio dei tempi (video)

La commemorazione dei defunti, fatta di silenzi e riti, cede il passo a Halloween, sostituendo tradizioni profonde con simboli leggeri e commerciali

Tra la commemorazione e Halloween, cambio dei tempi (video)

Abbiamo sempre preferito la solenne attesa della commemorazione di tutti i santi e dei defunti. Chi scrive appartiene a una generazione di “vecchio stampo,” una delle ultime a portare ancora i ricordi della tradizione e dei riti. Halloween, con le sue maschere e zucche, ci appare quasi estranea, un’“americanata” che stona con le nostre abitudini. Tuttavia, riconosciamo che possa avere origini ben precise. La differenza tra queste due celebrazioni è marcata: quel rito silenzioso che ci conduceva dalla novena dei morti fino alle tombe – ultimo legame terreno con chi ci aveva lasciato – oggi si affievolisce.

La scomparsa del culto

Con la diffusione della cremazione, stanno scomparendo anche le tombe, ultimo luogo fisico di saluto tra vivi e morti. Abbiamo smesso di vivere questa festa fatta di crocifissi, lumini e corone di fiori. Ora si preferiscono i fantasmi e le zucche, come se cercassimo di esorcizzare la morte, di renderla più distante e meno tangibile. “L’uomo occidentale,” scriveva Edgar Morin ne L’uomo e la morte, “ha imparato a guardare alla morte con paura e speranza, a volerla dominare e dimenticare allo stesso tempo.” Così anche noi abbiamo sostituito alle castagne e al torrone dei morti il “dolcetto o scherzetto.” Il mondo cambia, e con esso anche la memoria si affievolisce, lasciando che antichi riti scivolino nell’oblio.

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