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Caso Boccia-Sangiuliano, il sindaco di Scafati e lo scandalo mediatico

Polemica nazionale su Boccia-Sangiuliano coinvolge anche Scafati; sindaco Aliberti difende concittadina Boccia, ma tensioni e dichiarazioni scaldano i rapporti nel centrodestra.

Caso Boccia-Sangiuliano, il sindaco di Scafati e lo scandalo mediatico

Caso Boccia-Sangiuliano, alla ribalta nazionale anche il comune di Scafati e il sindaco Pasquale Aliberti. La guida di palazzo Mayer è diventata protagonista di alcuni servizi giornalistici di risonanza nazionale rispetto al rapporto tra l’ex Ministro della Cultura e la sua ex collaboratrice, nei periodi più difficili l’esponente di Forza Italia non ha mancato di dare supporto alla propria concittadina attaccando anche i vertici di Fratelli D’Italia. Il caso dell’estate finisce per colpire con forza anche la terra natia della famiglia di Maria Rosaria Boccia, che ha una lunga storia sociale, economica e familiare legata a Scafati.

Il rapporto con Aliberti

Proprietaria di famiglia di un negozio d’abbigliamento in città, Maria Rosaria Boccia rappresenta una conoscenza storica per il sindaco Pasquale Aliberti, con la quale ha anche collaborato negli anni in occasione di grandi eventi passati come la Notte Bianca. Un rapporto messo alla “ribalta” dai maggiori media nazionali interessati al caso Boccia-Sangiuliano, e in particolare a ricostruire l’identikit della donna capace di creare uno “scandalo” all’interno dell’attuale Governo Meloni. Da qui l’arrivo nella città scafatese di televisioni nazionali, desiderose di avere una versione dei fatti da parte del primo cittadino scafatese.

A creare scalpore nello specifico è stata l’ultima intervista rilasciata a “Le Iene” da Aliberti nella quale compare anche una registrazione di una telefonata tra l’amministratore e la dottoressa Boccia, in cui quest’ultima confutava di avere una relazione con il ministro Gennaro Sangiuliano. Un altro passaggio ha però creato scompiglio. La Boccia infatti si sarebbe non poco adirata in seguito a una presunta “estrapolazione” delle sue parole circa l’annullamento del decreto di nomina da parte di Sangiuliano, che ha prodotto così il famoso post di ringraziamenti per il conferimento (mai avvenuto) di un incarico al Ministero che ha scatenato il filone intrecciato di gossip e politica.

Le esternazioni

“Volevo sp****rlo” dice Boccia ad Aliberti nella telefonata pubblicata da “Le Iene”. Una frase grave, che per la Boccia il giorno dopo è stata utilizzata ad hoc contro la sua posizione, come dichiarato sui social “Non ho mai parlato male di Sangiuliano e mai lo farò, anzi se qualcuno mi parla male di lui gli chiedo gentilmente di non permettersi in mia presenza di dire frasi spiacevoli su di lui”. Così la polemica della donna si rivolge al sindaco Aliberti, responsabile di essersi “prestato” a un caso mediatico che punterebbe solo a sporcare la sua immagine. Pensiero che ha svelato così i reali rapporti tra la professionista e Aliberti, fondati sulla stima reciproca fino a poche ore fa. La Boccia ha infatti pubblicato sui social chat tra i due risalenti ad inizio settembre, nelle quali Aliberti dichiara tutto il suo supporto, attaccando anche gli alleati di FDI al Governo a livello nazionale. Il presidente provinciale di Forza Italia non risparmia critiche al viceministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli, che avrebbe attaccato la donna per difendere Sangiuliano, ribadendo una distanza siderale tra gli esponenti del centrodestra a livello locale. Chat private che diventano pubbliche per la Boccia con il fine di difendere la propria immagine, puntualizzando un rapporto di natura sociale e politica con la propria città iniziata prima dello scandalo al Ministero e destinata a continuare anche nel prossimo futuro, fatti giudiziari permettendo.

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Alfonso Romano
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