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Infanzia negata in Campania: 4 bimbi su 10 vivono povertà e disuguaglianze

In Campania, quasi il 40% dei bambini vive in povertà relativa, con carenze di servizi essenziali. Urge un piano per colmare queste lacune

Infanzia negata in Campania: 4 bimbi su 10 vivono povertà e disuguaglianze

In Campania, quasi quattro bambini su dieci vivono in condizioni di povertà relativa, ben oltre la media nazionale del 22,2%, secondo l’Atlante dell’infanzia a rischio di “Save the Children“, intitolato “Un due tre… stella. I primi anni di vita”. La regione, pur essendo tra le più prolifiche in termini di natalità, non riesce a garantire ai più piccoli i servizi essenziali per una crescita dignitosa. Mancano asili nido, supporti educativi e spesso anche i beni primari come cibo e riscaldamento, rendendo l’infanzia campana simile a quella narrata in “Oliver Twist”.

L’aumento dei prodotti

La situazione è peggiorata dall’aumento dei prezzi di prodotti fondamentali come latte e pappe, cresciuti del 20% negli ultimi anni, come riportato dal Centro studi di Confindustria. In molte famiglie, un pasto proteico adeguato viene assicurato soltanto a giorni alterni scrive “La Repubblica”.

Stanziamenti inadeguati

Nonostante lo stanziamento di 509 milioni di euro dal PNRR per potenziare i servizi per l’infanzia, la copertura attuale degli asili nido in Campania è al 13,2%, e anche con gli investimenti previsti si stima che si fermerà al 29,6% entro il 2026, ben al di sotto della media nazionale. Serve un piano di azione urgente e mirato che possa colmare queste lacune e garantire a ogni bambino un’infanzia dignitosa.

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