Angri, tensione e crisi in maggioranza: attacchi interni all’Assessore D’Aniello
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Angri, Maria D’Aniello, ha deciso di rompere il silenzio e rispondere con fermezza agli attacchi provenienti da un gruppo consiliare interno alla maggioranza. In un lungo e accorato intervento sui social, D’Aniello ha difeso il suo impegno di otto anni nel delicato settore delle politiche sociali, sottolineando le difficoltà quotidiane legate alla gestione delle emergenze e delle fragilità della comunità.
Mobbing politico
D’Aniello dallo scorso agosto si dice “bersaglio di attacchi provenienti sia dalla Lega che da una parte della stessa maggioranza, in particolare da una fazione del gruppo consiliare “Grande Angri” legato alla famiglia Sorrentino.
La denuncia
In un intervento accorato e senza filtri, D’Aniello ha denunciato il clima di ostruzionismo e speculazione che circonda il suo operato, difendendo con forza il lavoro svolto negli ultimi otto anni: “Non permetto a nessuno di fare campagna elettorale sui servizi sociali. Nessuno! Andate a mangiare castagne piuttosto.”
Posizioni progressiste
L’assessore, nota per le sue posizioni progressiste e la passione nel suo ruolo, ha sottolineato quanto il settore delle politiche sociali sia in forte disagio, schiacciato tra le crescenti necessità dei cittadini e la scarsità di risorse. Ha lanciato un appello alla politica locale affinché si investa di più in servizi e sostegno, evidenziando come il suo lavoro quotidiano sia una vera e propria missione al servizio della comunità: “Il sociale non è solo lavoro, è una chiamata a prendersi cura della comunità.”
Metafora rossa
D’Aniello essendo in giunta con una omonima viene definita “la rossa”. Il riferimento alla “rossa” sembra non del tutto casuale, e i consiglieri, sopratutto quelli leghisti sembrano determinati a far pesare le divergenze ideologiche, accentuando le fratture già esistenti. A questo si somma il fuoco “amico” di alcuni del gruppo consiliare, con attacchi che rischiano di minare ulteriormente la precaria stabilità della maggioranza.
Il clima politico, insomma, si arroventa, e mentre l’assessore rivendica con orgoglio il suo impegno per le fasce più deboli, l’ostruzionismo nei suoi confronti rischia di lasciare sullo sfondo le vere priorità della città di Angri ma sopratutto nuove macerie di un disastroso e sciagurato decennio politico.