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Salerno. Mediterraneo Contemporaneo 2024: la Palestina al centro della quarta edizione

La quarta edizione di Mediterraneo Contemporaneo celebra la Palestina con eventi culturali a Salerno e Napoli, dal 23 novembre al 1° dicembre.

Salerno. Mediterraneo Contemporaneo 2024: la Palestina al centro della quarta edizione

Dal 23 novembre al 1° dicembre, la rassegna Mediterraneo Contemporaneo torna a Salerno e Napoli con la sua quarta edizione, portando al centro dell’attenzione la cultura palestinese. Dopo aver esplorato Libano, Tunisia e Turchia, quest’anno l’evento si concentra sulla Palestina, un paese che continua a lottare per la sua identità culturale e per la libertà, nonostante secoli di oppressione e colonizzazione. La rassegna, curata da Maria Rosaria Greco, offre una serie di eventi che spaziano dal giornalismo al cinema, dalla poesia alla cucina, per raccontare la Palestina da diversi punti di vista.

Salerno: apertura e primi appuntamenti

La rassegna si apre il 23 novembre a iMorticelli di Salerno con Soundrales, un progetto di street art che unisce un DJ-set live di Cypriot e la performance della writer Yele. Questo evento inaugura il programma con un viaggio musicale attraverso il Mediterraneo, da Gibilterra alla Palestina, in un dialogo tra suoni e immagini. La serata includerà anche una raccolta fondi per la Gazzella Onlus, che opera a Gaza a sostegno dei bambini feriti in guerra.

Il 26 novembre, l’Università di Salerno ospiterà un incontro sui diritti umani con Kareem Jubran di B’Tselem, ONG israeliana che denuncia gli abusi contro i prigionieri palestinesi. Il dibattito, moderato da Chiara Cruciati de Il Manifesto, vedrà la partecipazione di Giso Amendola, Gennaro Avallone e Maria Rosaria Greco, con un intervento da Londra di Suaad Genem, autrice del libro Il racconto di Suaad. Prigioniera palestinese.

Il 27 novembre, iMorticelli ospiterà una giornata dedicata al giornalismo, con il giornalista di Al Jazeera Safwat Kahlout, che racconta la sua esperienza a Gaza, premiato con la Colomba d’Oro per la Pace 2024. La serata si concluderà con la proiezione del docufilm A Gaza le donne di Maria Rosaria Greco, seguito da un talk con Kahlout e Cruciati sulla situazione attuale nella Striscia di Gaza.

Napoli: conferenze, poesia e chiusura con cinema e cucina

La rassegna si sposterà a Napoli dal 29 novembre, con un doppio appuntamento. Alle 14.30, presso Palazzo Giusso, esperti come Iain Chambers, Ruba Salih, Chiara Cruciati, Miguel Mellino e Maria Rosaria Greco esploreranno le radici storiche del conflitto palestinese nella conferenza Le coordinate coloniali del genocidio palestinese. La giornata si concluderà alle 20.30 con un reading di poesia in Sala Assoli, con Jumana Mustafa in dialogo con Omar Suleiman, accompagnati dalla musica di Tarek Salameh (oud).

Il 30 novembre, sempre a Sala Assoli, Ruba Salih racconterà la vita di Salwa Salem, scrittrice e attivista palestinese, accompagnata dalle letture di Dalal Suleiman dal libro Col vento nei capelli. Una palestinese racconta della Salem. A seguire, il DJ-set di Kandiraki unisce musica e letteratura in un’atmosfera suggestiva.

La rassegna si concluderà il 1° dicembre con un doppio appuntamento a Sala Assoli. Alle 18.00 sarà proiettato il film Gaza mon amour dei fratelli Nasser, introduzione a cura di Angelo Curti. La serata proseguirà con un’esperienza gastronomica guidata da Omar Suleiman, chef e ambasciatore della cucina palestinese, accompagnata dalla musica di Tarek Salameh (oud). Il ricavato della serata andrà a sostegno di Life for Gaza, per l’acquisto di un’ambulanza.

Un progetto di resistenza culturale

Mediterraneo Contemporaneo rappresenta un importante progetto di riflessione sulle “culture altre”, con l’obiettivo di raccontare e diffondere la cultura palestinese come forma di resistenza. Come sottolinea Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del Contemporaneo, la rassegna è un atto di vicinanza alla Palestina e al diritto di ogni popolo di vivere in libertà e dignità. Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con importanti partner istituzionali, tra cui l’Università di Salerno, Università di Napoli l’Orientale e Fondazione Carisal, oltre a nuove collaborazioni locali con iMorticelli, il collettivo Lisistrata e altri.

La rassegna, quindi, non solo celebra l’arte palestinese ma offre anche un’occasione di approfondimento e riflessione sul diritto alla libertà e sulla cultura come forma di resistenza.

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