Napoli. Giovanissima si lancia dall’auto per evitare le violenze
A Napoli un tragitto che doveva portarla a casa si è trasformato in un incubo. Una ragazza di 19 anni, credendo di salire su un taxi, è stata vittima di un’aggressione. Dopo una serata con le amiche, la giovane è salita a bordo di un’auto nella convinzione che fosse il mezzo prenotato per rientrare nella periferia nord della città.
Durante il tragitto, il conducente ha deviato dal percorso e ha iniziato a molestarla fisicamente. Alle resistenze della ragazza, l’uomo ha reagito con violenza, colpendola e sottraendole il telefono. In preda al panico, la vittima ha aperto lo sportello e si è gettata dall’auto in corsa, trovandosi in una zona completamente diversa da quella indicata.
Un passante ha assistito alla scena e ha immediatamente allertato la polizia, che è intervenuta arrestando l’aggressore. Nel veicolo sono stati rinvenuti oggetti sospetti, tra cui documenti appartenenti ad altre donne e un bancomat su cui era già stata sporta denuncia. L’uomo, con precedenti penali, è stato trasferito in carcere, e le indagini continuano per accertare altre eventuali responsabilità.
La giovane è stata soccorsa e portata in ospedale, dove le è stata diagnosticata una prognosi di dieci giorni.
Mancata sicurezza e disagio urbano
L’episodio solleva interrogativi profondi sulla sicurezza urbana, soprattutto per le donne che si muovono di notte. La fiducia nei servizi di trasporto, già messa fortemente in discussione, viene ulteriormente compromessa da episodi simili. Incide anche il contesto sociale in cui si verificano queste aggressioni evidenzia una crescente alienazione, in cui il rispetto per l’altro sembra soccombere a comportamenti predatori.
È indispensabile quindi rafforzare la sorveglianza e i controlli, ma anche promuovere una cultura del rispetto, lavorando sull’educazione e sull’inclusione. Solo così si potrà affrontare il problema alla radice, prevenendo nuove violenze e garantendo una società più sicura per tutti.