La Regione Campania ricorre al Tar contro il Mim per il dimensionamento scolastico
La Regione Campania ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim), chiedendo la revisione del contingente di dirigenti scolastici (Ds) e direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga), contestando errori di calcolo riguardo al numero di studenti iscritti per l’anno scolastico 2024/2025.
La sottostima degli studenti
Il ricorso evidenzia una sottostima di oltre 24.000 studenti da parte del Mim, che ha portato a un calcolo errato delle autonomie scolastiche e alla conseguente riduzione dell’organico e delle risorse destinate al sistema scolastico regionale. Questo errore ha impattato anche i parametri utilizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) per la distribuzione delle risorse.
La richiesta di correzione e il piano scolastico
La Regione Campania chiede l’aumento di almeno 25 unità tra Ds e Dsga, per varare un nuovo Piano di dimensionamento scolastico entro il 31 dicembre 2024, che tenga conto dei dati reali sulla popolazione scolastica. Il ricorso mira a correggere la distribuzione delle risorse e garantire il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr.
Il contesto e l’urgenza della correzione
Il problema non riguarda solo la Campania, ma altre regioni come Abruzzo, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna, e Toscana, che hanno contestato la sottostima del Mim. Il Tar è chiamato a decidere rapidamente, poiché un ritardo nella correzione potrebbe compromettere ulteriormente il sistema scolastico regionale e nazionale, con impatti diretti sui fondi del Pnrr. Come riportato da Il Mattino, la situazione continua a sollevare preoccupazioni in tutta Italia.