Nomine di staff sotto accusa
La recente determina per la nomina dell’ufficio di staff del sindaco di Sarno ha sollevato forti critiche da parte di Franco Annunziata, consigliere provinciale ed ex consigliere comunale. Secondo Annunziata, dietro l’apparente trasparenza della procedura si nasconderebbe un sistema clientelare e discrezionale, ben lontano da una selezione meritocratica.
«Quello che stanno facendo è semplicemente prendere in giro i sarnesi. Si fa finta di indire un bando pubblico, ma in realtà è solo una facciata. La commissione non stila una graduatoria di merito, ma un semplice elenco di idonei con criteri generici, come la laurea triennale. Alla fine, tutta la documentazione passa al sindaco, che decide in totale discrezionalità chi nominare. È evidente che si tratta di nomine di fiducia mascherate da selezione pubblica, un gioco di fumo negli occhi per far sembrare tutto regolare», ha dichiarato.
Spesa pubblica fuori controllo
Annunziata punta il dito anche contro il costo crescente della macchina amministrativa comunale. «Questa procedura non solo è opaca, ma ha anche un impatto significativo sulle casse pubbliche. Tra l’ufficio di staff, il portavoce del sindaco, le società di servizi esterne e le consulenze, le spese aumentano a dismisura. Siamo di fronte a un continuo esborso di denaro pubblico che grava sulle tasche dei cittadini senza alcun ritorno concreto in termini di servizi o di efficienza amministrativa», ha spiegato.
Un appello per la trasparenza
Con un tono deciso, l’ex consigliere comunale invita l’amministrazione a cambiare rotta. «È ora di dire basta a queste pratiche che alimentano il clientelismo e sottraggono risorse preziose alla collettività. La politica deve tornare a essere trasparente e responsabile, a partire dalle nomine, che devono essere fatte sulla base di competenze reali e di una selezione vera, non di logiche di appartenenza o fedeltà politica».
Annunziata chiede un intervento deciso per fermare un sistema che, a suo dire, danneggia il Comune e i cittadini, reclamando un ritorno ai principi di meritocrazia e responsabilità amministrativa.