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Napoli. Dramma nel Bed and breakfast, muore una 28enne pugliese

Napoli. La morte di una ventottenne solleva dubbi sulla sicurezza nelle strutture turistiche di Napoli, richiedendo maggiori controlli e normative più rigorose

Napoli. Morte nel Bed and breakfast, muore una 28enne pugliese

La morte di un’assistente d’infanzia ventotenne di Maglie (LE), ha scosso la città di Napoli. La giovane donna è stata trovata senza vita nel corridoio di una casa vacanze al settimo piano di un edificio di piazza Municipio, dove stava trascorrendo la notte. La causa della morte sarebbe stata determinata come soffocamento da fumo, avvenuto mentre cercava di scappare dalle fiamme che hanno avvolto la sua camera, completa di una piccola sauna. Il rogo potrebbe essere stato innescato da un corto circuito, ma le indagini sono ancora in corso, con la Procura di Napoli che ha aperto un’inchiesta per incendio colposo e omicidio colposo scrive “La Repubblica”.

Più sicurezza

La struttura ricettiva, in regola con le normative amministrative, ha sollevato dubbi sulla sicurezza e sul funzionamento dei sistemi antincendio e di rilevazione monossido. Le indagini si concentrano su possibili irregolarità nella manutenzione degli impianti elettrici e sul corretto funzionamento degli estintori e rilevatori di gas. La tragedia ha acceso un dibattito sulle normative di sicurezza nelle strutture turistiche della città.

Maggiori controlli per l’Abbac

Host Italia, l’associazione che rappresenta gli operatori delle strutture ricettive regolari, ha sottolineato l’importanza di mantenere alti standard di sicurezza, richiamando l’attenzione sulle ispezioni periodiche e sul rispetto delle misure di sicurezza. Tuttavia, a seguito di questa tragedia, cresce la pressione sulla necessità di un monitoraggio più rigoroso delle strutture, anche attraverso l’introduzione di maggiori controlli e verifiche sistematiche, come richiesto anche dall’associazione Abbac. Agostino Ingenito, presidente dell’associazione b&b e affittacamere, ha sottolineato che ogni struttura ricettiva deve obbligatoriamente avere un estintore e un rilevatore di monossido.

Oltre agli aspetti tecnici, la vicenda solleva interrogativi più ampi sulla qualità dell’ospitalità a Napoli. La crescita del turismo nelle grandi città è, infatti, un fattore che richiede maggiore attenzione alla gestione delle strutture ricettive. È fondamentale che il settore, che da tempo sta vivendo una fase di boom, non trascuri la sicurezza per evitare tragedie come quella di Emanuela. Il caso ha riacceso il dibattito sulla qualità dell’offerta turistica e sulla responsabilità degli operatori di garantire strutture sicure per tutti.

La riflessione

Il dramma della ventottenne pugliese è solo l’ultimo di una serie di incidenti che mettono in luce la necessità di una riflessione profonda sul settore delle strutture ricettive. L’ennesima tragedia non deve restare solo un fatto isolato, ma spingere verso un miglioramento continuo dei requisiti di sicurezza, fondamentale per il futuro di un settore che deve conciliare accoglienza e protezione in modo indissolubile.

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