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Evasione fiscale: misure per POS, controlli sui creator digitali e regimi agevolati

La Legge di Bilancio 2025 introduce misure contro l’evasione fiscale, con controlli mirati su POS, influencer e regimi agevolati.

Evasione fiscale: misure per POS, controlli sui creator digitali e regimi agevolati

La Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante novità per contrastare l’evasione fiscale: l’obbligo di collegamento diretto tra i POS e i registratori di cassa. Questa misura arriva dopo l’intensificazione dei controlli da parte della Guardia di Finanza, che tra giugno e ottobre 2024 ha incrementato del 33% i “controlli strumentali”, volti a verificare la corretta memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi da parte degli esercenti.

Verifiche

Dalle verifiche è emerso che alcuni operatori economici, pur accettando pagamenti tramite POS, non certificavano gli incassi, facendo confluire i flussi finanziari su conti correnti esteri “di appoggio” per occultarli al Fisco. La selezione dei soggetti da sottoporre a controllo si è basata sugli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), con un focus su chi mostrava scostamenti significativi rispetto alle medie di settore o presentava punteggi Isa particolarmente bassi.

I controlli mirati

Un ulteriore fronte riguarda i controlli mirati sui contribuenti a maggior rischio di evasione. Come riportato dal Sole 24 Ore, il comandante generale Andrea De Gennaro, durante l’audizione del 20 novembre in commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, ha evidenziato che l’attività si è concentrata su soggetti con alti indici di rischio fiscale, frutto di una scarsa propensione alla compliance.

Settori sotto osservazione

Tra i settori sotto la lente di ingrandimento spiccano i digital content creator e gli influencer, con indagini volte a individuare discrepanze tra i redditi dichiarati e i dati relativi a iscritti, visualizzazioni o compensi ricevuti dalle piattaforme digitali. Come sottolineato sempre dal Sole 24 Ore, tali verifiche hanno sfruttato strumenti di cooperazione internazionale per tracciare i flussi finanziari. Sono stati inoltre controllati i contribuenti che avevano scelto regimi fiscali agevolati, ma risultavano privi dei requisiti necessari per accedervi.

Infine, l’attenzione si è rivolta ai cosiddetti “inerti”, ovvero quei contribuenti che, pur avendo ricevuto comunicazioni per promuovere l’adempimento spontaneo, non hanno regolarizzato la propria posizione né fornito elementi giustificativi.

Le misure rappresentano un passo deciso verso una maggiore trasparenza fiscale, e vanno a rafforzare il contrasto all’evasione garantendo una più equa gestione delle risorse pubbliche.

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