Angri. L’Arcobaleno ripropone la “Cantata dei Pastori”
Anche quest’anno il Centro Artistico Culturale Arcobaleno porta in scena la suggestiva Cantata dei Pastori, uno dei capolavori più rappresentativi del Natale partenopeo. La rappresentazione, che si terrà il prossimo 21 dicembre presso l’auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori di Pagani, si sposta dalla città di Angri a causa della mancanza di spazi scenici idonei.
Riscrittura e revisione
Durante la pandemia di COVID-19, la compagnia ha riscritto l’opera, adattandola alle nuove istanze moderne senza tradire la sua anima originale. Da sempre considerata un capolavoro del barocco teatrale napoletano, la Cantata dei Pastori è celebre per la sua capacità di mescolare devozione religiosa e ironia, una formula che continua a incantare il pubblico di ogni epoca: il conflitto tra bene e male.
Carattere didascalico
La rappresentazione assume quasi un carattere didascalico, dove il conflitto tra il bene e il male permea ogni scena. Tuttavia, l’opera non si limita a raccontare la nascita di Gesù: il suo fascino risiede nell’intreccio tra narrazione sacra e personaggi popolari che danno vita a una trama ricca di significato e umanità . Tra i personaggi principali emergono i pastori, simbolo del popolo semplice, e il celebre Razzullo.
In ricordo di Giordano
Quest’anno la Cantata dei Pastori rappresenta anche un momento di ricordo e omaggio. Gerardo Tedesco, anima del gruppo Arcobaleno, dedica questa rappresentazione a Giovan Battista Giordano, scomparso da pochi mesi, che ha avuto un ruolo cardine nel successo delle precedenti edizioni teatrali. Il lavoro della compagnia, dunque, non è solo una celebrazione della tradizione, ma anche un esempio di come il teatro possa adattarsi ai tempi e mantenere viva la memoria collettiva.
