Blocco Stellantis a Pomigliano: ancora incertezze si spera in Stellantis
Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco resterà fermo anche domani a causa della mancanza di materiali dovuta al blocco dell’ingresso merci. La protesta è stata avviata dai lavoratori della Trasnova, che contestano il mancato rinnovo della commessa da parte della multinazionale automobilistica.
Una paralisi iniziata martedì
La produzione è ferma da martedì pomeriggio. I dipendenti di Stellantis, impossibilitati a continuare il lavoro per l’assenza dei componenti necessari, restano in attesa di sviluppi. La situazione coinvolge direttamente decine di famiglie che vedono il loro futuro incerto, alimentando preoccupazioni più ampie sul piano industriale e occupazionale dell’azienda.
L’occupazione al centro della protesta
I lavoratori di Trasnova, che garantiscono servizi essenziali per la logistica dello stabilimento, hanno deciso di non arretrare. Trascorreranno un’altra notte davanti all’ingresso merci di Stellantis, mantenendo alta la pressione per ottenere una risposta concreta. “L’obiettivo è il rinnovo della commessa”, dichiarano i manifestanti, sottolineando l’importanza di garantire continuità lavorativa.
Un’apertura al dialogo
La tensione potrebbe però attenuarsi grazie a un segnale di apertura da parte di Stellantis, che ha espresso la disponibilità a riaprire una discussione con la direzione di Trasnova. I lavoratori sperano che questo primo passo possa tradursi in una soluzione concreta per salvaguardare i posti di lavoro e preservare la serenità delle loro famiglie.
I licenziamenti
La Trasnova intanto comunica, fonte ANSA, il licenziamento collettivo di 97 lavoratori impiegati negli stabilimenti Stellantis di Pomigliano d’Arco, Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi ritenuti esuberi per le esigenze produttive dell’azienda a causa della “volontà di Stellantis di cessare tutti i contratti in essere” dal 31 dicembre. La comunicazione è stata inviata ai sindacati di categoria.
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