Avellino fuori dal tunnel: apre il sottopasso di Piazza Libertà. La fine di un’incompiuta lunga 17 anni
“Da oggi Avellino è ufficialmente fuori dal tunnel delle incompiute,” dice la sindaca Laura Nargi in occasione dell’apertura al traffico del sottopasso di collegamento tra Piazza Garibaldi e via San Leonardo. Un’opera attesa sin dalla posa della prima pietra nel 2007, simbolo di sacrifici amministrativi per la città. Alla cerimonia è presente anche l’ex sindaco Gianluca Festa, che rivendica il risultato ottenuto: “La storia ce ne darà merito”.
Risultato condiviso tra passato e presente
Nonostante i riflettori puntati su Festa, Nargi minimizza le polemiche: “Non credo mi abbia rubato la scena. È giusto che un ex sindaco gioisca per un successo amministrativo condiviso”. Nargi conferma il suo impegno per la città, soprattutto sul Documento di Orientamento Strategico (DOS), strumento chiave per lo sviluppo di Avellino, sottolineando il supporto ottenuto dalla Regione Campania e dal governatore Vincenzo De Luca con i fondi PRIUS.
Nuove sfide per Avellino
Il sottopasso rappresenta non solo la chiusura di un capitolo difficile ma anche l’inizio di una nuova fase per la città. Il parroco Don Marcello Cannavale benedice l’opera definendola un “sogno vecchio e nuovo”. Presenti anche ex assessori e consiglieri della giunta Festa, tra cui Antonio Genovese e Giuseppe Negrone, che potrebbero ricoprire ruoli nella nuova amministrazione.
Lavoro di squadra e ringraziamenti
La sindaca Nargi ha voluto esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile l’apertura: dirigenti, funzionari comunali, e il comandante Arvonio, con un riconoscimento speciale al funzionario Diego Mauriello. Un ringraziamento è andato anche al ministro irpino Matteo Piantedosi per il supporto nelle interlocuzioni ministeriali: “La perseveranza di questi mesi è stata decisiva”.
Giornata storica per Avellino
Con il taglio del nastro, Avellino segna una svolta, abbandonando anni di sacrifici e incompiute. Il tunnel di Piazza Libertà non è solo un’opera infrastrutturale ma un simbolo di rinascita e collaborazione, capace di restituire fiducia e visione per il futuro della città.