«In un’epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni e giudizi, il signor Palomar ha preso l’abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione.» Calvino
Agro nocerino sarnese. Nell’attuale contesto italiano, emerge un quadro desolante. La politica locale si caratterizza per un’assenza di visione strategica e di interventi a lungo termine. Le istituzioni spesso trattano la popolazione come una semplice “coltivazione di voti”, utilizzando slogan e promesse elettorali vuote. Questa superficialità è evidente nei discorsi dei rappresentanti, che mancano di proposte concrete per affrontare problemi storici come il dissesto idrogeologico, il degrado delle infrastrutture e l’inefficienza dei servizi pubblici. La Campania soffre particolarmente di queste assenze istituzionali.
Emergenze ambientali: un territorio al limite
Le ripetute alluvioni e il crescente rischio di frane rappresentano la punta dell’iceberg di una gestione fallimentare. La mancanza di piani strutturati e continuativi per la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio ha trasformato ad esempio l’agro nocerino sarnese, un’area un tempo prosperosa, in un luogo dove il rischio è parte della quotidianità. Allagamenti, emergenze climatiche e dissesto idrogeologico sono le conseguenze di un problema sistemico che richiede interventi ormai inderogabili e urgenti e non più rimandabili.
Qualità della vita: una sfida quotidiana
La mancanza di una concreta visione politica non incide solo sull’ambiente, ma anche sulla qualità della vita dei cittadini. Nell’Agro nocerino sarnese, nell’area stabiese torrese enel vesuviano ammalarsi significa affrontare un sistema sanitario spesso inefficiente; utilizzare i mezzi pubblici equivale a vivere disagi continui; e uscire di casa durante il maltempo può trasformarsi in un pericolo reale. Un quadro che quindi peggiora la percezione del territorio, allontanando opportunità e investimenti necessari per un vero rilancio sociale ed economico.
Verso un cambiamento: la necessità di una rivoluzione civica
La soluzione a questi problemi passa per una trasformazione radicale del sistema politico e gestionale. È essenziale la formazione di una classe dirigente responsabile e orientata al futuro, capace di avere una visione e di promuovere una cultura della sostenibilità, della trasparenza e della partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso una visione condivisa, che ponga al centro la tutela dell’ambiente e il miglioramento della qualità della vita, sarà possibile costruire un “paese normale”.
Un appello per il futuro
Il cambiamento richiesto non deve essere solo politico, ma profondamente culturale. L’Italia, e in particolare territori come l’Agro Nocerino Sarnese e l’area vesuviana devono riscoprire il valore della responsabilità collettiva e della pianificazione strategica. In questa direzione si potrà mettere fine alla superficialità che caratterizza troppe decisioni e iniziare a costruire un futuro più giusto, sicuro e prospero per le generazioni future. Un “paese normale” non è un sogno irraggiungibile, ma un progetto concreto che richiede impegno, coraggio e visione.
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