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Pomigliano. Crisi Stellantis: licenziamenti a catena tra Transnova e Logitech

Pomigliano. I lavoratori licenziati denunciano un dramma occupazionale al Sud, chiedendo l'intervento del Presidente Mattarella per salvare posti di lavoro e dignità

Crisi Stellantis: licenziamenti a catena tra Transnova e Logitech, operai in presidio permanente a Pomigliano. Licenziamenti in serie: la crisi dell’indotto Stellantis

Pomigliano. La crisi che ha colpito l’indotto di Stellantis continua a mietere vittime, con una drammatica reazione a catena tra le aziende appaltatrici. Dopo la cessazione di rapporti lavorativi per 97 dipendenti di Transnova, di cui 44 a Pomigliano d’Arco, arriva una nuova ondata di licenziamenti. La Logitech, subappaltatrice di Transnova, ha annunciato il licenziamento di 101 dipendenti su 155, metà dei quali legati allo stabilimento di Pomigliano.

La lettera di Transnova: nessuna commessa, nessun futuro

Nella lettera inviata ai lavoratori, la Logitech ha giustificato la decisione con la fine degli affidamenti da parte di Transnova, a sua volta colpita dalla mancata commessa di Stellantis. Questo ha generato un effetto domino che lascia decine di famiglie senza certezze economiche e con prospettive lavorative sempre più fosche, soprattutto nel Mezzogiorno.

L’appello al Presidente Mattarella: “aiutaci a salvare il nostro futuro”

I lavoratori di Transnova hanno deciso di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviandogli una lettera per denunciare l’ingiustizia subita.

Caro Presidente, ti scrivono i 54 lavoratori della Transnova che operano nello stabilimento Stellantis Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco. Dal 2 dicembre siamo in presidio permanente davanti agli ingressi della fabbrica. Transnova ci ha mandato le lettere di licenziamento, e a fine anno non avremo più certezze per il nostro futuro,” si legge nella lettera, firmata da Michele Ruocco, rappresentante sindacale della Fiom.

Un dramma economico e sociale per il Sud

I lavoratori descrivono una situazione drammatica: “Abbiamo sempre lavorato duramente per sostenere le nostre famiglie. Dal prossimo anno saremo disoccupati, e al Sud trovare lavoro è ancora più difficile. Qualcuno pensa già di trasferirsi al Nord, ma tutti noi ci sentiamo vittime di una grande ingiustizia.”

Le critiche non risparmiano neanche i vertici di Stellantis. “Paghiamo noi la buonuscita di 136 milioni di euro di Carlos Tavares, mentre siamo costretti a cercare un nuovo lavoro per sopravvivere. È una situazione inaccettabile,” concludono i lavoratori.

L’attesa per l’incontro al MIMIT

Martedì prossimo, un incontro cruciale si terrà al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con la partecipazione di Stellantis. I rappresentanti sindacali, tra cui Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile del settore automotive della Fiom Napoli, auspicano soluzioni concrete. “Speriamo che il ministero presenti proposte che salvaguardino attività lavorative e livelli occupazionali,” dichiarano i sindacalisti.

Un grido di speranza e dignità

I lavoratori, uniti nella protesta, chiedono risposte immediate e concrete. “Presidente Mattarella, a te che rappresenti tutti gli italiani, chiediamo di aiutarci a recuperare lavoro, serenità e dignità per le nostre famiglie.” Il presidio permanente continua, con la speranza che l’incontro al ministero porti soluzioni per fermare l’inesorabile perdita di posti di lavoro.

Gori ed Ente Idirico Campano. A Ercolano si discute di servizio idrico integrato

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Luciano Verdoliva
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