Pomigliano. Vertice in Regione per la crisi Trasnova
Si è svolto ieri a Napoli un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello, e i sindacati per affrontare la vertenza Trasnova. Il confronto, organizzato in vista del tavolo ministeriale di oggi al Mimit a Roma, mira a trovare soluzioni per i 400 licenziamenti previsti nelle aziende dell’indotto Stellantis, responsabili della logistica e movimentazione per gli stabilimenti di Pomigliano, Mirafiori, Cassino e Melfi.
Mobilitazione dei lavoratori davanti ai cancelli
Le tute blu proseguono la loro mobilitazione con presidi davanti agli ingressi delle fabbriche, che da giorni paralizzano l’attività dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano. La protesta continuerà anche oggi con una manifestazione nella Capitale, davanti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in attesa dei risultati del confronto nazionale.
Impatto sullo stabilimento di Pomigliano
La protesta ha già causato il blocco delle attività produttive per mancanza di pezzi di ricambio. La situazione è aggravata dall’imminente periodo di cassa integrazione ordinaria, previsto fino all’Epifania, per l’intero organico dello stabilimento. Stellantis potrebbe cercare di recuperare i turni di produzione persi nei prossimi giorni, ma la crisi resta centrale.
Stellantis e il futuro dell’automotive in Italia
Il settore automotive rappresenta un pilastro fondamentale per l’industria italiana, in particolare in Campania. Stellantis ha dichiarato che l’Italia è al centro della sua strategia industriale, con un piano dedicato per ogni stabilimento. Tuttavia, le preoccupazioni per il futuro occupazionale dei lavoratori dell’indotto restano alte, e i sindacati chiedono interventi concreti per salvaguardare i posti di lavoro.
Prossimi appuntamenti
Domani si terrà un ulteriore incontro presso Palazzo Santa Lucia, convocato dal governatore della Campania per fare il punto sulla situazione dello stabilimento di Pomigliano e sulle prospettive di intervento. Intanto, cresce l’attesa per il vertice ministeriale del 17 dicembre, considerato decisivo per il futuro delle aziende coinvolte nella vertenza.