Il ricorso e la decisione del TAR
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Campania contro il dimensionamento scolastico stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Come riportato da Il Mattino, il Ministero aveva commesso un errore nella stima degli studenti, sottovalutandoli di circa 25.000 unità. La Sezione Quarta del TAR, presieduta dal magistrato Alfonso Graziano, ha chiesto al MIM di rivedere il piano basandosi sui dati effettivi.
I numeri errati e l’origine della controversia
La vicenda risale a circa un anno e mezzo fa, quando il MIM presentò i piani di dimensionamento scolastico. Alla Campania venne imposto un drastico taglio delle autonomie scolastiche, da 965 a 839 per l’anno scolastico 2024/2025. L’assessorato regionale notò immediatamente una discrepanza nei numeri rispetto ai propri dati e avviò un’azione legale.
Nel settembre 2024, i dati ufficiali del MIM, pubblicati nel focus “Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2024/2025”, evidenziarono che gli studenti campani erano in realtà 787.901, ovvero 24.508 in più rispetto alle stime originarie.
La Regione prepara un nuovo piano
In seguito alla decisione del TAR, la Regione Campania si è impegnata a presentare entro il 31 dicembre 2024 un piano di dimensionamento aggiornato per l’anno scolastico 2025/2026. Rispetto ai 28 tagli previsti dal piano ministeriale, il nuovo documento prevede solo 6-7 riduzioni di autonomie scolastiche.
Un nuovo approccio per la tutela dell’istruzione
Questa sentenza rappresenta un importante precedente per la corretta pianificazione scolastica, garantendo maggiore equità nella distribuzione delle risorse. La Regione Campania dimostra così l’impegno nel salvaguardare il proprio sistema educativo, basandosi su dati reali e aggiornati.