Accuse e posizioni sul referendum
Continua a far discutere la proposta di referendum per confermare o meno il passaggio dell’area di Orta Loreto al Comune di Pagani, già deciso dal Consiglio di Stato nell’estate 2023. La seduta straordinaria del consiglio comunale di Pagani, convocata lo scorso martedì, ha visto emergere riflessioni e reazioni accese.
I consiglieri comunali di Italia Viva, Anna Rosa Sessa e Santino Ruggiero, hanno ribadito la loro ferma opposizione alla legge regionale, approvata negli scorsi mesi, che riaprirebbe la decisione ormai sancita. “È inconcepibile che si cerchi ora di riaprire una ferita che il Consiglio di Stato aveva finalmente chiuso”, hanno dichiarato Sessa e Ruggiero, in linea con quanto affermato dal sindaco Lello De Prisco: “Dietro questa manovra si celano evidenti interessi politici ed economici, che nulla hanno a che vedere con il benessere dei cittadini. Tornare indietro ora significherebbe creare ulteriori disagi per la popolazione”.
Le risposte del Partito Democratico
Anche il Partito Democratico locale è intervenuto per rispondere alle accuse mosse durante l’ultima seduta consiliare. Diversi esponenti, sia di minoranza che di maggioranza, hanno attaccato il PD a livello regionale e locale, chiedendo una presa di posizione chiara sulla vicenda.
Antonio Abbagnara, a nome del circolo cittadino del PD di Pagani, ha dichiarato: “Bisogna precisare in primo luogo che in questa iniziativa regionale non abbiamo avuto nessun tipo di protagonismo e nello specifico è stata avanzata da esponenti non riconducibili a noi”. In questo modo, Abbagnara ha di fatto preso le distanze dalle responsabilità attribuite al consigliere regionale Franco Picarone, promotore della legge regionale.
Una riflessione sul malcontento di Orta Loreto
Confermata l’estraneità alla proposta, il circolo locale del PD ha comunque invitato a riflettere: “Bisogna ragionare sul perché Pagani non è attrattiva per la comunità di Orta Loreto, che si è sempre opposta a questo passaggio. Magari con qualche altra amministrazione non sarebbe successo”.
Le parole di Abbagnara sottolineano la necessità di affrontare il tema con maggiore attenzione alla comunità e ai segnali di malcontento che si sono susseguiti negli anni.