Sant’Antonio Abate: “Castello delle cerimonie”, revocate le licenze e futuro affidato al Comune
La revoca delle licenze
La sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha confermato la revoca delle licenze di ristorazione e albergo alle tre società che hanno finora gestito il “Grand Hotel La Sonrisa”, noto anche come “Castello delle cerimonie”. Il provvedimento, notificato nelle scorse settimane, impone la cessazione immediata di tutte le attività, salvo eventuali ricorsi al TAR.
Cosa prevede il provvedimento
Gli uffici comunali hanno precisato che, in caso di mancato rispetto del provvedimento, si procederà alla chiusura forzata dei locali mediante apposizione di sigilli. Questa azione è un passo decisivo per l’acquisizione del complesso immobiliare nel patrimonio comunale, in esecuzione di una sentenza definitiva che ha disposto la confisca per lottizzazione abusiva.
Il futuro del “Castello delle cerimonie”
La sindaca, scrive l’Ansa, ha annunciato che nelle prossime settimane il Consiglio Comunale sarà chiamato a esprimersi sui primi atti d’indirizzo per la pianificazione del futuro di quest’area. Il complesso, che si estende per circa 44mila metri quadrati, rappresenta un’opportunità strategica per il territorio. Le ipotesi sul tavolo includono la demolizione o un progetto di recupero che rispetti le indicazioni della Corte di Cassazione.
Una nuova opportunità per la comunità
“Questo non è solo un atto formale, ma l’inizio di un percorso che può trasformare un simbolo controverso in un luogo di crescita per Sant’Antonio Abate”, ha dichiarato la sindaca. “Attraverso un’attenta pianificazione e il coinvolgimento della comunità, possiamo dare nuova vita all’area e renderla una risorsa per tutti”.
