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Pagani. Zona Contesa di Orta Loreto: il sindaco De Prisco sfida il referendum

Lello De Prisco, sindaco di Pagani, promette battaglia sulla Zona Contesa di Orta Loreto e critica il ruolo del Partito Democratico

Il sindaco De Prisco contro la legge regionale sulla Zona Contesa

Il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, si dice pronto ad aprire un nuovo contenzioso in caso di referendum sulla Zona Contesa di Orta Loreto. Nelle ultime ore, il primo cittadino ha ribadito la propria volontà di opporsi alla legge regionale approvata la scorsa estate, che stabilirebbe la giurisdizione della zona tramite il voto dei circa 1000 residenti.

L’origine della disputa: la sentenza del Consiglio di Stato

La nuova fase della disputa tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino ha preso piede in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato dell’estate 2023. Tale decisione ha segnato, dopo quasi due secoli, il passaggio della Zona Contesa di Orta Loreto dal secondo al primo comune citato.

La proposta di referendum e il ruolo del Partito Democratico

In risposta all’esito giudiziario, diversi esponenti politici di Sant’Egidio, come il sindaco Antonio La Mura e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nunzio Carpentieri, hanno subito proposto l’ipotesi di un referendum. L’iniziativa è stata portata avanti negli ultimi mesi dall’intero Consiglio Regionale, con un ruolo centrale del “deluchiano” Franco Picarone, che si è fatto portavoce della proposta.

Il parere della Provincia di Salerno e la reazione di Pagani

La legge regionale è passata sotto il vaglio dei consigli comunali di Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino e della Provincia di Salerno. Mentre i due comuni hanno difeso le rispettive posizioni, la Provincia ha dato un parere positivo strategico, scatenando dissensi interni. Tale decisione ha provocato la fuoriuscita dalla maggioranza di centrosinistra del presidente del consiglio comunale, Gerardo Palladino.

De Prisco: “Un segno di coerenza contro una lettura sbagliata”

Il sindaco Lello De Prisco ha applaudito l’azione di Palladino, definendola “un segno di coerenza” contro una Provincia “arroccata e unilaterale su una lettura sbagliata”. De Prisco ha poi ribadito l’intenzione di combattere la battaglia nei “luoghi preposti”, a partire dal Consiglio Regionale e, se necessario, anche davanti al Tribunale Amministrativo Regionale e ad altre sedi.

Critiche al Partito Democratico e alle sue mosse politiche

Secondo De Prisco, l’intera vicenda rappresenta “solo un espediente politico da parte del Partito Democratico”, il partito che sostiene il presidente Vincenzo De Luca. La rabbia del primo cittadino di Pagani si concentra su questo aspetto, mentre conclude il suo discorso ringraziando liste di ogni area politica, dal Partito Socialista Italiano a Fratelli d’Italia, pronte a supportare la causa paganese.

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Alfonso Romano
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