Il rimpasto al Viminale cambia gli scenari
La recente assoluzione di Matteo Salvini nel processo “Open Arms” aveva riacceso l’ipotesi di un suo ritorno al Viminale, aprendo così la possibilità di una candidatura di Matteo Piantedosi alla presidenza della Campania. Tuttavia, le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che ha ribadito la fiducia nell’attuale ministro dell’Interno, hanno blindato Piantedosi nel suo ruolo, costringendo il centrodestra campano a ripensare la strategia.
La corsa per Palazzo Santa Lucia
La candidatura di Piantedosi aveva raccolto ampio consenso tra i partiti della coalizione, superando le tensioni che erano emerse durante l’estate. Ora, però, il risiko per trovare un nome condiviso riparte da capo, complicato dalle ambizioni dei singoli partiti.
Forza Italia punta sul suo coordinatore regionale Fulvio Martusciello, mentre Fratelli d’Italia sostiene il vice ministro agli Esteri Edmondo Cirielli. La Lega, invece, propone il parlamentare Gianpiero Zinzi, ma gli scontri interni tra le forze della coalizione rallentano ogni decisione.
Verso le elezioni regionali
Con un centrosinistra potenzialmente diviso tra il governatore uscente e un possibile accordo Pd-M5s, il centrodestra ha un’opportunità concreta di riconquistare Palazzo Santa Lucia dopo il decennio di Vincenzo De Luca. Tuttavia, le tensioni interne rischiano di compromettere l’unità della coalizione, lasciando aperte le incognite su chi sarà il candidato prescelto. Il risiko campano si intreccia inoltre con le dinamiche nazionali, dove le trattative per altre regioni al voto, come il Veneto, potrebbero influenzare le scelte definitive.Loo riporta il “Corriere del Mezzogiorno”.