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Violenza nei Pronto Soccorso: Natale segnato da aggressioni in Campania

Campania. Natale di violenza negli ospedali campani: aggressioni a Pozzuoli, Nocera Inferiore e Varcaturo. Personale sanitario in prima linea contro l’emergenza

Pozzuoli: Aggressione al triage del Santa Maria delle Grazie

Vigilia di Natale tesa presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove un uomo ha aggredito fisicamente il personale del triage per l’eccessiva attesa. Un 24enne incensurato di Casalnuovo di Napoli, in preda all’ira, ha scatenato il caos nel nosocomio.

I Carabinieri, allertati immediatamente, sono intervenuti sul posto e hanno arrestato l’aggressore. Il giovane è stato trasferito al carcere di Poggioreale e sarà a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Con questa, si conta la 22ª aggressione del 2024 nell’area dell’ASL Napoli 2, portando a 73 il totale tra le ASL Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno.

Nocera Inferiore: Violenza al Pronto Soccorso

La Vigilia di Natale teatro di violenza anche all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Un 27enne nocerino, giunto per abuso di alcol, ha aggredito una guardia giurata con un pugno durante una discussione.

Il giovane avrebbe poi continuato a danneggiare suppellettili e rompendo una vetrata del Pronto Soccorso. Situazione riportata alla calma solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

Varcaturo: Aggressione a un’equipe medica in servizio

Il 22 dicembre, a Varcaturo, il personale di un’automedica e un’ambulanza, intervenuti per una presunta crisi epilettica, sono stati aggrediti da un paziente.

L’uomo, nonostante fosse cosciente e vigile, ha improvvisamente sferrato calci agli operatori sanitari senza alcuna motivazione. L’equipe è stata costretta ad abbandonare l’abitazione e a recarsi al Pronto Soccorso per ricevere cure.

Un problema crescente

Gli episodi di violenza contro il personale sanitario evidenziano una crescente emergenza senza soluzione, amplificata dalle festività. Nonostante la professionalità e la dedizione del personale, le aggressioni continuano a mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità nei luoghi di cura.

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