Razionalizzazione e modernizzazione del sistema portuale
I porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia sono al centro di un’importante riforma urbanistica. Come evidenziato da Il Mattino, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, guidata da Andrea Annunziata, ha introdotto nuovi strumenti regolatori dopo decenni di gestione frammentata. Il porto di Napoli, ad esempio, non disponeva di un piano regolatore dal 1958. La razionalizzazione degli spazi punta a massimizzare le attività che generano maggiore ricchezza, migliorando la competitività e l’efficienza del sistema portuale campano.
Integrazione e dialogo con il territorio
Annunziata ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le amministrazioni comunali e le comunità locali per garantire che i porti diventino risorse integrate e non elementi di conflitto. Un esempio tangibile è il progetto della passeggiata al Beverello, che prevede nuove infrastrutture e spazi turistici, oltre al potenziamento della stazione marittima e al collegamento con la metropolitana. Questa sinergia renderà i porti più accessibili e valorizzerà il rapporto tra le città e il mare.
PNRR e sfide future
Grazie ai fondi del PNRR, sono in corso interventi strategici come il prolungamento e il rafforzamento della diga foranea del porto di Napoli. Annunziata ha evidenziato come questi progetti, pienamente allineati al cronoprogramma, posizionino i porti campani come hub strategici nel Mediterraneo.
Crescita dei traffici e prospettive
La riorganizzazione ha già prodotto risultati significativi, con un incremento dei traffici in tutti e tre i porti. I nuovi piani regolatori mirano a ottimizzare settori strategici come il turismo, il traffico merci e la cantieristica, aprendo nuove opportunità di sviluppo economico e occupazionale per la regione.