La norma contestata dalla legge nazionale
Secondo quanto pubblica oggi Repubblica, la Regione Campania difende la norma che consente al presidente Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. La questione ruota attorno al presunto contrasto con la legge nazionale 165 del 2004, che vieta il terzo mandato per prevenire la concentrazione del potere. La Regione ritiene che il divieto entri in vigore solo con il recepimento della normativa a livello locale, come fatto con la legge approvata lo scorso novembre.
Ricorsi incrociati al centro del dibattito
Il governo centrale ha inviato rilievi costituzionali e potrebbe decidere entro il 10 gennaio se presentare ricorso alla Corte Costituzionale. Parallelamente, 13 consiglieri regionali di opposizione hanno presentato ricorso al Tar per annullare la seduta consiliare del 5 novembre, durante la quale la norma sul terzo mandato è stata approvata. Se tale seduta venisse invalidata, cadrebbero tutte le delibere approvate quel giorno, incluso il provvedimento contestato.
Confronto tra Campania e governo
La Regione Campania ha giustificato la propria posizione richiamando normative simili già adottate in altre regioni italiane, come Veneto, Piemonte e Marche. Tuttavia, il governo insiste sul fatto che il divieto di terzo mandato sia immediatamente operativo dal 2004, ponendo una questione di competenze costituzionali. Il dibattito tra istituzioni potrebbe culminare sia davanti alla Consulta sia al Tar, con decisioni cruciali attese nelle prossime settimane.
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