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Longanella: Il nuovo ospedale di Trivio, opportunità per Castel San Giorgio

A Castel San Giorgio, il nuovo Ospedale di Trivio promette servizi innovativi, benefici economici e un modello inclusivo di assistenza sanitaria

Un progetto che segna una svolta

Il nuovo Ospedale di Trivio rappresenta una pietra miliare per il panorama socio-sanitario di Castel San Giorgio e dell’intera provincia di Salerno. La struttura, che sarà ospitata nel sito storico del vecchio ospedale della frazione Trivio, è stata presentata come un progetto innovativo e fondamentale dalla dottoressa Anna Longanella, esponente di spicco del circolo locale del Partito Democratico.

“Questa è una grande opportunità per il nostro territorio, una realizzazione storica che offrirà servizi fondamentali e colmerà importanti lacune sanitarie,” ha dichiarato Longanella.

Un centro a misura di comunità

La struttura comprenderà tre elementi chiave: l’Ospedale di Comunità (OdC), la Casa di Comunità (CdC) e la Centrale Operativa Territoriale (COT). Con un approccio basato sulla collaborazione tra medici di medicina generale e personale sanitario, il centro si propone di fornire assistenza più inclusiva e capillare, evitando di congestionare gli ospedali per acuti.

Longanella ha spiegato: “Questo modello mira a garantire un’assistenza sanitaria più vicina ai cittadini, evitando di impegnare senza necessità risorse specialistiche e costose.”

Un’opportunità economica e sociale

Oltre agli evidenti benefici sanitari, la dottoressa ha sottolineato il potenziale impatto economico per il territorio. “L’afflusso di pazienti e accompagnatori genererà un indotto significativo per le attività commerciali locali,” ha affermato. La frazione di Trivio, un tempo sede di un sanatorio, ritrova così una nuova centralità, grazie anche al valore simbolico e storico del progetto.

Sfide e soluzioni

Nonostante qualche perplessità legata alla viabilità e ai costi di demolizione e ricostruzione, Longanella ha rassicurato: “Sarà realizzata una strada più idonea e funzionale. Inoltre, questa struttura non servirà a un Pronto Soccorso, ma a pazienti che possono essere assistiti con relativa calma.”

Una visione per il futuro

Con il supporto dei fondi europei del PNRR, il progetto punta a essere completato entro tempi prestabiliti. “Non possiamo permetterci ritardi. È una responsabilità collettiva e un’opportunità unica per il nostro territorio,” ha concluso Longanella.

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