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Angri. Antonio Grimaldi e la follia poetica degli anziani

Antonio Grimaldi, con il supporto dell'Assessore Maria D'Aniello, esplora la follia creativa degli anziani in uno spettacolo unico e coinvolgente ad Angri.

Antonio Grimaldi e la follia poetica degli anziani

Angri. Antonio Grimaldi, un artista dalla sensibilità unica, continua a stupirci con le sue creazioni che sfidano le convenzioni e ci invitano a guardare il mondo con occhi nuovi. Nella sua ultima performance, ospitata presso la Casa del Cittadino di Angri, ci ha regalato un’esperienza teatrale intensa e commovente, mettendo in scena un gruppo di “diversamente giovani”, come spesso vengono etichettati, ma che Grimaldi preferisce definire semplicemente “sognatori”.

I protagonisti

Protagonisti indiscussi dello spettacolo sono i partecipanti del Centro Polifunzionale per la Terza Età di Angri “Armonia in comune“, persone che, grazie al talento di Grimaldi, hanno trovato la voce per raccontare le loro storie, i loro sogni più reconditi, le loro paure e le speranze. Un tema delicato e poco esplorato, quello della follia negli anziani, affrontato con una sensibilità e un’originalità che hanno lasciato il pubblico a bocca aperta. Una sala gremita, non c’erano posti, in tanti hanno seguito all’in piedi. “Ho voluto creare un mondo onirico, un paradiso dove i sogni prendono forma”, spiega Grimaldi.

L’esperienza

“Ho incontrato queste persone straordinarie, ho ascoltato le loro storie, i loro ricordi, e ho cercato di tradurre tutto questo in immagini, in suoni, in emozioni. Sono dei veri e propri artisti, ognuno con la sua luce, ognuno con la sua follia, quella follia bella e creativa che ci abita tutti”. Sul palco, i “mattarelli”, come li chiama affettuosamente Grimaldi, si muovono con grazia e leggerezza, interpretando un testo scritto appositamente per loro. La loro energia contagiosa è bilanciata dalla professionalità di due giovani attori, Antonio Novi e Lucia Rosselli, che arricchiscono la rappresentazione con la loro esperienza.

I partecipanti

“È stata un’esperienza indimenticabile”, racconta uno dei partecipanti. “Mi sono sentito libero di esprimere me stesso, di dare voce a quella parte di me che spesso teniamo nascosta. Grazie ad Antonio ho scoperto un lato di me che non conoscevo”. “Sono felice che il lavoro sia piaciuto, direi buona, ottima la prima che spero di portare in tanti altri luoghi – conclude il regista – autore – è nato tutto da una chiacchierata con l’Assessore alle Politiche Sociali Maria D’Aniello che ha voluto questo lavoro insolito ma profondo, bello”.

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