Furto sacrilego: rubate le offerte dalla chiesa, lo sdegno
Nella frazione di Carano, a Sessa Aurunca, un uomo ha rubato il bottiglione delle offerte dalla Parrocchia Santa Maria della Libera. Il furto è avvenuto nei giorni scorsi, quando il ladro è entrato nella chiesa e si è diretto verso il contenitore delle donazioni, portandolo via senza esitazione.
Telecamere e dettagli insoliti
Le telecamere di sorveglianza installate nella chiesa hanno ripreso l’intera scena. Il ladro, in un gesto contraddittorio, si è bagnato le mani nell’acqua santa e si è fatto il segno della croce prima di compiere il furto. Non si esclude che il malvivente abbia agito con la complicità di un’altra persona.
L’appello del parroco
Il parroco ha deciso di rendere pubbliche le immagini delle telecamere per agevolare l’identificazione del responsabile. “Ci auguriamo che il colpevole venga assicurato alla giustizia al più presto,” ha dichiarato.
Aspetto sociale dei furti nelle chiese
I furti nelle chiese non solo arrecando un danno materiale, ma anche un’offesa ai valori morali e spirituali delle comunità parrocchiali che vedono in questi luoghi ancora uno dei pochi punto di riferimento per l’aggregazione. Questi fatti spesso sono conseguenze di situazioni di disagio sociale, povertà estrema o perdita di rispetto per il sacro.
Secondo esperti di sociologia, il fenomeno può essere interpretato come un segnale di decadenza del senso di comunità e di solidarietà. Le chiese, tradizionalmente viste come spazi inviolabili, sono sempre più esposte a gesti che rompono la fiducia collettiva. La presenza di sistemi di sicurezza, come le telecamere, da un lato tutela i beni collettivi, ma evidenzia anche come la sacralità da sola non basti più a proteggere questi luoghi sempre più violabili e indifesi.