La legge campana sul terzo mandato al vaglio del governo
Entro il 10 gennaio, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni deciderà se impugnare la legge campana sul terzo mandato dei presidenti di Regione. Questo provvedimento, sostenuto da Vincenzo De Luca, ha generato un’ondata di tensioni che si riverbera non solo in Campania, ma anche in altre regioni, come il Veneto, dove il presidente Luca Zaia attende con ansia gli sviluppi.
Ripercussioni sulla coalizione di governo
L’eventuale impugnativa della legge campana rischia di destabilizzare gli equilibri interni alla coalizione di centrodestra. In Veneto, la Liga Veneta minaccia di rompere con Fratelli d’Italia, contestando il diritto di indicare il prossimo candidato alla presidenza regionale, rivendicato dal partito di Meloni.
L’isolamento politico di Vincenzo De Luca
La battaglia per il terzo mandato vede De Luca sempre più isolato politicamente. L’ex presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato il mancato sostegno alla causa campana, rimarcando l’importanza di rispettare le leggi in vigore. Anche all’interno del Pd campano, la coesione appare minata, con consiglieri regionali divisi tra il supporto a De Luca e l’osservanza delle direttive nazionali del partito.
Manovre elettorali tra le liste civiche
Alcuni consiglieri delle liste civiche vicine a De Luca sarebbero già in contatto con il centrodestra, ipotizzando un passaggio strategico per garantirsi un futuro politico. Questi movimenti aumentano l’incertezza e complicano ulteriormente il quadro politico campano.