Crisi politica a Pagani: fuoriuscite e tensioni
Il Comune di Pagani è in piena crisi politica. La minoranza ha segnalato uno stallo amministrativo pericoloso per la città, evidenziando la mancanza di una soluzione per ricomporre la maggioranza. Dopo il terremoto politico di fine 2024, con le dichiarazioni di fuoriuscita dai fedelissimi del sindaco Lello De Prisco di Davide Nitto, Gaetano Stanzione e Luna Ferraioli, l’attuale mandato è privo di maggioranza in consiglio comunale. Si cerca una formula di governo per garantire stabilità fino alle elezioni previste nel 2026. “Il sindaco deve avere il coraggio di affrontare la realtà: è evidente che non ha più la forza politica per governare. In due momenti distinti, ben cinque consiglieri comunali di maggioranza hanno abbandonato il gruppo. Questo è un dato politico inequivocabile e grave”, hanno dichiarato i consiglieri di minoranza Anna Rosa Sessa e Santino Ruggiero, pressando Palazzo San Carlo verso una soluzione del mandato.
La strategia del sindaco De Prisco
La situazione numerica è critica: in pochi mesi, la maggioranza ha perso cinque consiglieri, contando anche le defezioni di Michele Bottone e Raffaele La Femina. Tuttavia, il sindaco De Prisco può permettersi di riflettere senza fretta, avendo già approvato importanti documenti amministrativi nei termini di legge. Si prospetta ora un periodo di trattative interne, intrecciato al futuro politico cittadino e alle prossime elezioni regionali previste questa primavera, oltre alle comunali del 2026. Questo periodo strategico, centrale per la gestione della macchina amministrativa e per argomenti chiave come la conclusione di cantieri e la rivoluzione della Sam, potrebbe portare a nuovi accordi politici e avvicendamenti per superare la crisi e delineare i progetti futuri.