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l docu-film su Mario Merola: storia e leggenda al Trianon di Napoli

Napoli. Il docu-film su Mario Merola, presentato al Trianon, esplora la vita dell’artista attraverso aneddoti, testimonianze e il suo legame con cinema e sceneggiata.

Una serata speciale al Trianon per Mario Merola

Stasera alle 21, presso il teatro Trianon di Forcella, l’anteprima del docu-film «Il re di Napoli. Storia e leggenda di Mario Merola», diretto da Massimo Ferrari. Questo evento segna un ritorno simbolico alle origini del grande artista, che nel 1958 vinse un concorso per voci nuove al Trianon con l’interpretazione del brano «Senza guapparia». Secondo quanto scrive il Corriere del Mezzogiorno, il documentario si distingue per i suoi aneddoti inediti e materiali d’archivio, offrendo una visione profonda sia dell’uomo che dell’artista. La produzione, firmata da Big Sur e Rai Documentari, vanta la collaborazione di Mad Entertainment, con preziosi contributi di familiari e personalità celebri.

Rivelazioni e curiosità sulla vita del “re di Napoli”

Il film è arricchito da testimonianze di amici e colleghi, come Gigi D’Alessio, che ha raccontato episodi significativi del suo rapporto professionale con Merola. Nonostante il suo talento straordinario, il re della sceneggiata non possedeva una formazione musicale. Questo aspetto emerge in un curioso aneddoto, in cui Merola rispose in modo evasivo a D’Alessio, giovane pianista all’epoca, che gli aveva chiesto in quale tonalità preferisse cantare. Altri dettagli esplorano il lato più intimo e passionale dell’artista, come la sua passione per il gioco, che una volta lo portò a trascorrere un’intera giornata a New York giocando a carte con amici italo-americani.

Un omaggio al cinema e alla sceneggiata napoletana

Oltre alla musica, il documentario celebra il legame di Merola con il cinema. Il pubblico potrà rivivere alcuni momenti iconici di pellicole come «‘O zappatore» e «Lacreme napulitane», che consolidarono la sua popolarità. Personalità come Nino D’Angelo, Marisa Laurito e Maurizio De Giovanni contribuiscono con i loro ricordi, arricchendo il ritratto di un artista che ha saputo rinnovare il genere della sceneggiata, ispirato dai capolavori di Libero Bovio e Salvatore Di Giacomo. Con la sua voce calda e appassionata e uno stile unico, Merola ha lasciato un segno indelebile nel cuore del pubblico.

Connettere e interagire con l’imprenditoria locale: la visione di Abbagnale

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