Luca Antonisio: una lotta per la dignità abitativa
Angri. La storia di Luca Antonisio è una rappresentazione emblematica delle difficoltà incontrate dalle persone con disabilità nel cercare una casa dignitosa. Nonostante un reddito sufficiente, Luca vive in un’abitazione in Via Satriano non adatta alle sue esigenze, situata lungo una strada priva di marciapiedi e di segnaletica adeguata, con numerose barriere architettoniche. Colpito da un virus che ha compromesso l’uso delle gambe, Luca affronta quotidianamente grandi difficoltà negli spostamenti, sia all’interno che all’esterno della sua abitazione. Nonostante gli appelli rivolti alle istituzioni, finora non è stata trovata una soluzione abitativa più adatta alla sua condizione. Per lui, adattare un’abitazione rappresenta un bisogno essenziale per migliorare la qualità della vita, ma la possibilità di acquisto rimane un sogno lontano. Anche le guide e i consigli per risparmiare si rivelano inutili di fronte a un sistema che non supporta le categorie più fragili.
Housing sociale: un fallimento sul territorio
L’inaccessibilità delle nuove costruzioni, spesso non progettate per includere persone con fragilità, mette in evidenza il fallimento dell’housing sociale. Nonostante le promesse, questa soluzione abitativa non è mai stata pienamente realizzata. Secondo una recente indagine fatta da una agenzia immobiliare nazionale, servono in media sette anni di stipendio per comprare casa nelle grandi città, una difficoltà che si estende anche alla provincia. Questa situazione costringe molte persone, come Luca, a vivere in condizioni inadeguate o a rimanere intrappolate in un circolo vizioso di affitti onerosi senza poter risparmiare per l’acquisto di un immobile.
Le radici del problema: interessi e speculazione
Il mercato immobiliare italiano, già gravato da anni di tassi di interesse bassi, ha incentivato gli investitori a puntare sugli immobili. Questo fenomeno ha ridotto l’accessibilità per chi non può permettersi di acquistare casa, aggravando ulteriormente il problema dell’affitto. Per Luca, il sostegno istituzionale è stato insufficiente, lasciandolo intrappolato in una realtà che non tiene conto delle sue particolari esigenze di spazio e di autonomia. La sua vicenda sottolinea l’urgenza di politiche abitative più inclusive, capaci di offrire opportunità reali alle persone con disabilità. Un nuovo appello è stato lanciato dai consiglieri comunali Carmen Fattoruso e Giuseppe Del Sorbo alla sensibilità della cittadinanza affinché possano cogliere il dramma di Luca, persona “socialmente esclusa”.