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Povertà abitativa e minori: un fenomeno da affrontare con urgenza

Un rapporto evidenzia il grave problema della povertà abitativa in Italia: il 16,2% dei minori vive in case inadeguate, con divari territoriali marcati.

Povertà abitativa e minori: un fenomeno da affrontare con urgenza

La povertà abitativa: una realtà che colpisce bambini e ragazzi

La povertà abitativa è un problema che interessa molte famiglie in Italia, con un impatto particolarmente grave su bambini e ragazzi. Secondo dati Istat, pubblicati nell’ambito del rapporto del gruppo Crc (Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza), nel 2023 il 16,2% dei minori viveva in abitazioni con problemi strutturali o di umidità. Oltre il 40% delle famiglie, invece, segnalava situazioni di sovraffollamento abitativo, un miglioramento rispetto al 61% del rapporto precedente, ma comunque indicativo di una problematica diffusa.

Il problema è aggravato da una distribuzione territoriale non uniforme, con un’incidenza maggiore in regioni come Umbria, Sardegna, Emilia-Romagna, Lazio e Friuli-Venezia Giulia, dove oltre il 20% dei minori vive in case con gravi problemi strutturali.

L’impatto della povertà abitativa sui minori

Un alloggio non adeguato non solo compromette la salute dei più giovani, ma influisce anche sulla loro crescita educativa e sociale. “Vivere in una casa sovraffollata o con problemi di salubrità limita gli spazi per studiare, giocare o invitare amici”, si legge nel rapporto. Questa situazione spesso si traduce in un minore rendimento scolastico e in difficoltà di integrazione.

Un approfondimento di Openpolis ha evidenziato la correlazione tra povertà abitativa e povertà educativa: “Le condizioni strutturali degli edifici scolastici e delle abitazioni influiscono profondamente sull’esperienza didattica e sociale dei bambini”.

Divari territoriali e limiti statistici

I dati mostrano forti disparità tra nord e sud Italia. In particolare, i territori del Mezzogiorno, come Campania, Sicilia e Calabria, presentano una maggiore incidenza di edifici in pessime condizioni, con picchi superiori al 50% in città come Napoli e Reggio Calabria. Tuttavia, la complessità di ricostruire un quadro dettagliato a livello locale è amplificata dalla limitata numerosità campionaria e dalla mancanza di rilevazioni aggiornate.

Per esempio, i dati sulle abitazioni in pessime condizioni risalgono ancora al censimento generale del 2011, evidenziando un’esigenza di aggiornamento urgente per delineare politiche mirate.

Prospettive e interventi necessari

La povertà abitativa minorile rappresenta una minaccia significativa per il futuro delle nuove generazioni. Secondo il rapporto, “è fondamentale implementare politiche mirate che affrontino il problema alla radice, garantendo spazi abitativi salubri e adeguati per tutti i bambini”.

Oltre al miglioramento delle abitazioni, si richiede un impegno per l’edilizia scolastica, dove fattori come il riscaldamento funzionante e ambienti moderni possono fare la differenza. La povertà educativa e abitativa, infatti, vanno affrontate con un approccio integrato per garantire pari opportunità ai minori su tutto il territorio nazionale.

 

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