Un’emergenza rifiuti che ricorda il passato
Se la città è sporca. Angri sta vivendo una crisi rifiuti che riporta alla mente gli anni difficili dei primi Duemila. Da mesi, le strade sono invase da cumuli di immondizia, con sacchi sparsi ovunque, spesso lacerati da cani randagi e persone in cerca di qualcosa di riutilizzabile. La situazione ha raggiunto livelli critici, con conseguenze devastanti sia sul decoro urbano sia sulla vivibilità quotidiana.
Le cause di un disastro ambientale e sociale
Le opinioni sulla causa di questa emergenza si dividono: da un lato, gli addetti alla raccolta dei rifiuti denunciano lo scarso senso civico di alcuni cittadini, accusati di abbandonare i rifiuti senza rispettare il calendario della raccolta differenziata. Sull’altro fronte, i residenti lamentano modifiche ai giorni di conferimento, che rendono più difficile smaltire correttamente l’immondizia. In entrambi i casi, produce lo stesso risultato: una città invasa dai rifiuti.
Il fallimento della raccolta differenziata
Uno degli aspetti più critici riguarda la gestione della raccolta differenziata, che appare completamente fuori controllo. I cassonetti sono pochi, soprattutto nelle aree condominiali, dove si assiste a un accumulo costante di sacchi, senza alcuna regolarità nello smaltimento. La raccolta con la pala meccanica e le immagini di sacchetti sparsi lungo i marciapiedi e nelle piazze principali rappresentano la fotografia di una città in grave difficoltà.
Una crisi istituzionale senza soluzioni
L’emergenza rifiuti è solo una delle tante criticità che affliggono Angri. L’amministrazione comunale appare addormentata, incapace di adottare contromisure efficaci per contrastare il problema. L’assenza di una strategia chiara per la gestione dei rifiuti e il silenzio istituzionale aggravano la percezione di una crisi non solo ambientale, ma anche sociale e amministrativa.
Una delle tasse più alte del comprensorio
A rendere ancora più insopportabile la situazione è il costo della tassa sui rifiuti (TARI), tra le più elevate dell’intero comprensorio. I cittadini si chiedono: perché pagare tanto per un servizio inefficiente? Il malcontento cresce, mentre chi dovrebbe fornire risposte tardano a darle.
Quali soluzioni per il futuro?
I cittadini chiedono azioni immediate per riportare la situazione alla normalità. Servono più controlli sulle modalità di conferimento, un potenziamento della raccolta differenziata e un piano di emergenza per smaltire i rifiuti accumulati. Senza un intervento deciso, Angri rischia di sprofondare in una crisi senza via d’uscita, con gravi ripercussioni su salute pubblica, ambiente e decoro urbano. Non è “tutto a posto” ma fuori posto, “sospeso”.