Maria D’Aniello, attuale assessora alle politiche sociali di Grande Angri, ha fatto capire chiaramente la sua candidatura alle elezioni regionali con un messaggio diretto: “Angri merita di più!”. La sua dichiarazione arriva mediante un lungo post sui social, nel quale chiama a raccolta la cittadinanza, evidenziando la necessità di un promuovere un “rappresentante locale in Regione Campania“.
Un vuoto di rappresentanza da colmare
Angri, con i suoi quasi 35 mila abitanti, non ha mai avuto un esponente locale a Palazzo Santa Lucia evidenzia D’Aniello. Questo, secondo D’Aniello, ha portato la città a dipendere da rappresentanti di altri comuni, senza mai ottenere la giusta attenzione per le proprie necessità. “Ogni volta, il nostro voto è andato a candidati di altri paesi, sperando che potessero farsi carico anche delle nostre esigenze. Ma è davvero così che possiamo crescere?” si domanda D’Aniello.
Progetti e finanziamenti per il futuro di Angri
Uno dei punti centrali di questo appello – manifesto di Maria D’Aniello riguarda l’ottenimento di finanziamenti e progetti per Angri. D’Aniello sottolinea che senza una rappresentanza diretta in Regione, i fondi rischiano di essere dirottati altrove, lasciando la città priva di servizi, infrastrutture e opportunità di crescita. “La cosa importante è farsi sentire in Regione, far valere le nostre istanze e riprenderci ciò che ci spetta: progetti, finanziamenti, opportunità di crescita” afferma con determinazione.
Oltre i colori politici: l’importanza delle idee
D’Aniello insiste sulla necessità di superare le divisioni politiche e concentrarsi sulle idee e sull’impegno per il territorio. Secondo lei, “Dobbiamo rispolverare i veri valori della politica, quelli di un tempo, quando si lavorava per la comunità con passione e concretezza”. Non importa il genere del candidato, ma la sua capacità di agire con determinazione e spirito di appartenenza.
Un appello all’unità per il cambiamento
Nel suo appello, Maria D’Aniello invita i cittadini a unirsi per il bene comune: “Dobbiamo credere nel senso di appartenenza, unire le forze e sostenere chi ama davvero questo paese, chi conosce le sue sfide e i suoi bisogni”. Conclude ribadendo che solo attraverso la coesione sociale e la partecipazione attiva Angri potrà ottenere un vero cambiamento culturale, sociale ed economico.
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