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Angri: allarme furti, anche i ladri di “plastica” in azione

Ad Angri, furti insoliti nei giardini periferici rivelano un'emergenza sociale crescente. Rubati oggetti di scarso valore economico.

Non solo furto di scarpe e alimenti

Per descrive l’attuale stato di precarietà sociale si potrebbe mutuare tranquillamente dal film “I soliti ignoti” film cult del 1958 di Moncielli e terribilmente attuale. Il campionario della refurtiva di sussistenza si allunga ad Angri, dove i furti in periferia registrano casi sempre più singolari per la cronaca locale. Gli oggetti presi di mira dai ladri vanno dalle pompe per irrigazione fino a sedie e accessori in plastica. Si tratta di oggetti di scarso valore economico, spesso nemmeno denunciati dalle vittime.Azioni furtive che restano, spesso, solo filmati brevi delle telecamere di videosorveglianza destinanti esclusivamente alla pubblicazione social tanto per manifestare un disagio di impotenza e frustrazione. Il fenomeno è in crescita e riflette un preoccupante disagio sociale on preso in considerazione seriamente.

Furti insoliti e “ladri di plastica”

A sorprendere è quindi la natura della refurtiva: non solo biciclette e grill, ma anche palloni da calcio e persino il bucato steso nelle ore notturne. Un’inventiva che ha portato molte vittime di questi furti bizzarri, quanto drammatici, a definire i responsabili come “ladri di plastica”. Secondo alcune testimonianze, la mano criminale sarebbe facilmente riconducibile e balordi che razziano i giardini in ogni stagione, approfittando dell’assenza di sorveglianza e dell’isolamento delle zone periferiche.

Un’emergenza sociale crescente ad Angri

L’aumento di questi furti insoliti rivela un problema ben più profondo: un’emergenza sociale che colpisce soprattutto le periferie a nord di Angri. “Si ruba ciò che è facilmente rivendibile o utilizzabile per necessità quotidiane”, ha commentato un abitante, evidenziando come la protratta crisi economica stia spingendo alcune persone a gesti disperati.
L’assenza di denunce, dovuta al valore minimo della refurtiva, contribuisce a sottovalutare il fenomeno, ma il disagio sociale è palpabile. “Non si tratta solo di vandalismo, ma di veri e propri furti di sussistenza”, ha aggiunto un altro cittadino colpito dai raid nei giardini.

Zone colpite e identikit dei ladri

Le aree maggiormente interessate sono le periferie di Angri, dove le abitazioni isolate diventano facile bersaglio. Alcuni residenti avrebbero già delineato un identikit dei responsabili, descrivendoli come gruppi che agiscono nelle ore notturne. “Si muovono in gruppo, rapidamente e in silenzio, puntando oggetti di poco valore, ma facili da trasportare”, ha raccontato un anonimo cittadino.

Allarme sociale e richieste di intervento

Questa strana emergenza ha sollevato da tempo preoccupazioni tra i cittadini, che chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e iniziative di sorveglianza di zona. “Non è tanto il valore economico degli oggetti rubati, quanto il senso di insicurezza che resta”, ha spiegato un abitante. I cittadini si interrogano su come potrebbe essere affrontato un fenomeno che, pur sembrando minore, manifesta un chiaro disagio sociale che non può essere sempre trascurato e ignorato, ancora una volta la parola passa quindi alle politiche sociali.

Connettere e interagire con l’imprenditoria locale: la visione di Abbagnale

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