Un parcheggio serale al posto del cortile scolastico
Il Comune di Angri ha deliberato di trasformare l’area esterna dell’Istituto scolastico Don Enrico Smaldone in un parcheggio pubblico serale. La scelta di utilizzare uno spazio dedicato all’educazione come soluzione temporanea per la carenza di posti auto in via Stabia solleva più di un dubbio e accende il dibattito politico anche in seno alla maggioranza dove si registrano evidenti fratture in giunta. Anche le forze politiche di opposizione e i genitori degli alunni sono pronti a dare battaglia per evitare l’atto di privatizzazione dell’amministrazione di Cosimo Ferraioli.
Rischi di vandalismo e degrado urbano
Sebbene l’idea sia di sani propositi, di rispondere alla domanda di parcheggi per i prossimi dodici mesi, l’operazione appare discutibile. La nota del PD e del PSI di Angri non lascia dubbi sulla vicenda.
La nota stampa congiunta
“Apprendiamo, con non poco stupore, che la Giunta di Cosimo Ferraioli ha deciso di trasformare l’area esterna dell’Istituto scolastico Don Enrico Smaldone in un parcheggio pubblico serale. La scelta di utilizzare uno spazio dedicato all’educazione come soluzione temporanea per la carenza di posti auto in via Stabia solleva più di un dubbio e appare a dir poco discutibile. Aprire i cancelli di una scuola nelle ore notturne, dalle 19:00 alle 03:00, rischia di trasformare un luogo di formazione in una zona a rischio per atti di vandalismo, assembramenti incontrollati e problemi igienici” scrivono i consiglieri.
E ancora: “Inoltre, l’affidamento a soggetti esterni, previsto attraverso un avviso pubblico, solleva ulteriori perplessità, anche perché risulta già presentata un’istanza di un privato con la medesima richiesta. Chi garantirà il controllo e la pulizia dell’area? E, soprattutto, chi si assumerà la responsabilità di eventuali danni o situazioni di degrado? Si rischia di affidare la gestione di uno spazio pubblico senza adeguate garanzie di sicurezza e decoro”.
Operazione clientelare
“L’operazione sembra rispondere più a esigenze private e a beceri tornaconti elettorali che al benessere collettivo, creando di fatto un precedente potenzialmente pericoloso. Ciò potrebbe mettere a rischio la salvaguardia del patrimonio edilizio e strumentale delle scuole, già più volte oggetto di atti vandalici. Annunciamo, pertanto, che presenteremo una mozione al consiglio comunale per la revoca della delibera di giunta n. 61 del 21 febbraio 2025.” conclude la nota a firma dei consiglieri comunali del Partito Democratico di Angri: Caterina Barba, Roberta D’Antonio e Domenico D’Auria e dei consiglieri comunali del Partito Socialista: Marco De Simone e Alberto Milo.
Il prezzo sociale di una scelta funzionale
Se da un lato si cerca di rispondere a un bisogno della città e dell’indotto, e pur vero che l’assenza di un vero piano di gestione potrebbe trasformare una scelta certamente funzionale in un boomerang per il quartiere e per l’istituto scolastico stesso. L’iniziativa, pur non comportando costi per il bilancio comunale, potrebbe finire comunque per avere solo un alto prezzo sociale e ambientale. Anche per la politica.
I narratori pluviali: storie e quotidianità contadina lungo il fiume Sarno