Maxi operazione della Guardia di Finanza: arresti e sequestri per oltre 1,4 milioni di euro
Smantellato un sodalizio criminale nell’Agro nocerino sarnese
Questa mattina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali, oltre a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza. L’operazione ha portato all’arresto di 24 persone (12 in carcere e 12 ai domiciliari), mentre per altre 4 sono state disposte misure interdittive. Contestualmente, sono stati sequestrati beni e valori per un importo superiore a 1,4 milioni di euro. Le accuse contestate includono associazione per delinquere, usura, estorsione, truffa ai danni dello Stato, turbativa d’asta, emissione di fatture false, riciclaggio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il meccanismo fraudolento: prestiti indebiti e usura
L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, ha fatto emergere un’articolata rete criminale con base a Sarno, attiva nel settore del credito e del riciclaggio. Il gruppo avrebbe concesso prestiti usurari a imprenditori in difficoltà , ricorrendo anche a metodi estorsivi. Inoltre, attraverso società fittizie, sarebbe riuscito a ottenere finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato, non restituendoli e generando un danno economico rilevante. Tali somme venivano poi utilizzate per ulteriori attività illecite, tra cui l’acquisto di beni e il finanziamento di nuovi prestiti usurari.
Coinvolgimento di professionisti e truffe sui nulla osta di ingresso
Tra gli indagati figurano un commercialista e due direttori di banca, accusati di aver agevolato l’organizzazione con consulenze economico – finanziarie false. L’inchiesta ha inoltre rivelato un sistema di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: sono state individuate 506 richieste di nulla osta per lavoratori extracomunitari, presentate al solo scopo di ottenere il visto d’ingresso senza effettive assunzioni, in cambio di 5.000 euro per ogni pratica approvata. Le misure cautelari sono state disposte sulla base di prove raccolte in fase di indagine preliminare e, fino a sentenza definitiva, vige la presunzione di innocenza.