Attesa per la decisione della Corte costituzionale
A Salerno cresce l’attesa per la decisione della Corte costituzionale sulla legge regionale approvata a novembre. Secondo quanto scrive Il Mattino, il destino politico di molti amministratori è legato alla sentenza che potrebbe consentire a Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato alla guida della Regione Campania. Se la legge fosse bocciata, lo scenario cambierebbe radicalmente, con molti convinti che De Luca tornerebbe alla guida di Palazzo di Città. D’altra parte, è stato lui stesso a definirsi “sindaco eterno”. Alcuni ipotizzano che possa riprendere la fascia tricolore ancora prima della scadenza del mandato dell’attuale sindaco Enzo Napoli. Le supposizioni si moltiplicano e tengono banco nelle conversazioni dell’ente di via Roma.
Bilancio, Provincia e il futuro politico
Nonostante l’incertezza politica, l’attività amministrativa prosegue con scadenze importanti, a partire dall’approvazione del bilancio di previsione entro marzo. Un altro tema caldo è la presidenza della Provincia di Salerno, ruolo per cui Enzo Napoli ha sciolto la riserva. Tuttavia, l’attenzione principale resta sul 9 aprile, giorno dell’udienza della Consulta, che determinerà il futuro politico di De Luca. Se l’ex sindaco potrà ricandidarsi alla Regione, i consiglieri di maggioranza si preparano a sostenere la sua campagna elettorale. In caso contrario, si dà per certo il suo ritorno a Salerno, dove molti ritengono che, nonostante l’incarico a Napoli, non abbia mai smesso di influenzare la gestione amministrativa.
Scenario di elezioni anticipate
Se la legge venisse bocciata, potrebbe verificarsi uno scioglimento anticipato del consiglio comunale, portando a nuove elezioni già nella primavera del 2026 anziché nel 2027. Il voto anticipato aprirebbe la competizione tra gli ex assessori comunali oggi consiglieri regionali, che senza la riconferma di De Luca alla Regione Campania, rischierebbero di non essere rieletti a Napoli e potrebbero cercare spazio a Salerno. L’ipotesi di una campagna elettorale imminente, sia per la Regione che per il Comune, è sempre più concreta, con gli amministratori pronti a difendere le proprie posizioni.