spot_img
spot_img

Leggi anche

Altro ancora

Pagani, al “Tortora” dove finisce la dignità dei pazienti

A Pagani, la sanità è in crisi dopo la chiusura del pronto soccorso. Attese infinite, personale insufficiente e pazienti privati della dignità.

Quanto vale la vita di un essere umano? Bhè ben poco.

Da qualche anno è stato dismesso il pronto soccorso dell’ospedale paganese Andrea Tortora trasformandolo in un semplice punto di primo soccorso e dirottando tutta la mole di pazienti verso il nosocomio nocerino dell’Umberto Primo sempre più intasato, con scarsità di personale e mezzi a disposizione.

Ore di fila in sala d’attesa o passate su una barella anche quando trattasi di codici rossi.
E in quell’estenuante attesa si perde il rispetto della persona, il diritto alle cure, il diritto alla salute, sottovalutato da chi ci amministra, a quanto pare.

Medici sempre più indaffarati che, spesso, perdono il contatto umano con l’ammalato che finisce per sentirsi trattato come un numero.

Allora dove sta la dignità della cura?
Il diritto a un intervento immediato, efficace ed efficiente?

Perché abbiamo dimenticato le politiche assistenziali trasformando un centro di primo intervento in un campo di battaglia, costringendo i degenti alla gara della gravità?.
È giusto che ci sia un ordine di priorità ma non che questo diventi invasivo e costringa, spesso, i cittadini a rinunciare ai propri diritti e a inveire contro il personale medico.
Direi, quindi, che c’è un grande bisogno di rispolverare le politiche sanitarie e di non rendere dormienti validi punti di pronto soccorso rivalutando quali siano le reali prerogative della comunità.

I narratori pluviali: storie e quotidianità contadina lungo il fiume Sarno

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Articoli popolari