Scafati: polemiche sulla direttiva di Aliberti per l’accesso agli uffici comunali
Diventa un caso politico la nuova disposizione del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, che impone ai dipendenti comunali di rispondere a richieste di assessori e consiglieri solo in orari stabiliti. La nota, affissa negli uffici di Palazzo Mayer, tende a regolamentare l’accesso degli amministratori per evitare interruzioni nel lavoro del personale. La decisione ha generato critiche trasversali, sia nella maggioranza che nell’opposizione.
Il capogruppo di Scafati Rinasce Gennaro Avagnano, dissidente interno alla maggioranza, ha subito manifestato dissenso: «Perché violare i diritti di chi è stato eletto? Non basta una nota per impedire ai consiglieri di svolgere il proprio ruolo». Dall’opposizione, il leader di Scafati Arancione Francesco Carotenuto ha criticato duramente il provvedimento: «Aliberti scambia il Comune per una proprietà privata. Non possiamo permettere questa deriva e siamo pronti a rivolgerci agli organi preposti».
La replica del sindaco: “Solo regole per garantire efficienza”
Di fronte alle critiche, Aliberti ha difeso e motivato la sua scelta, spiegando che non si tratta di una limitazione, ma di una necessità organizzativa. «L’obiettivo è garantire il regolare funzionamento degli uffici, evitando continue interruzioni che rallentano il lavoro. Nessun muro, solo rispetto: i cittadini meritano risposte rapide, mentre qualcuno pensa di poter soggiornare negli uffici».
La questione resta aperta e rischia di infiammare ulteriormente il dibattito politico a Scafati, con la possibilità di ulteriori sviluppi istituzionali.
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