Un risultato storico per la sanità regionale
La Campania compie un passo storico nella gestione del proprio sistema sanitario: il Ministero della Salute ha dato il parere tecnico positivo per l’uscita della regione dal piano di rientro sanitario dopo 14 anni. L’istruttoria ora passa al Consiglio dei Ministri, che dovrà votare il decreto finale. La regione era entrata in questo regime speciale nel 2011, sotto il governo di Stefano Caldoro, per sanare il passivo accumulato nel tempo. Grazie alle politiche della giunta guidata da Vincenzo De Luca, la Campania è riuscita prima a uscire dal commissariamento e ora a concludere anche il piano di rientro, segnando una svolta per il sistema sanitario regionale.
Le difficoltà affrontate e il peso delle scelte nazionali
Nonostante questo risultato positivo, la Campania continua a subire le conseguenze delle scelte politiche dei governi centrali. Secondo quanto dichiarato, a mezzo social, da Gina Fusco, della segreteria provinciale del Partito Democratico di Salerno, la regione riceve ogni anno 200 milioni di euro in meno rispetto alle proprie necessità demografiche. Questo squilibrio è dovuto al fatto che le regioni del nord fanno blocco per ottenere maggiori risorse, mentre quelle del sud non riescono a fare squadra. Inoltre, durante il lungo periodo di commissariamento, la sanità campana ha accumulato una carenza di personale di oltre 11mila unità, creando difficoltà nel garantire servizi adeguati ai cittadini.
“Ora finalmente si può voltare pagina grazie a un lavoro straordinario. Sono già stati stanziati fondi per dieci nuovi ospedali, e in alcuni casi i lavori sono già stati appaltati”, ha dichiarato Fusco, sottolineando l’importanza dell’investimento infrastrutturale per migliorare il sistema sanitario.
Il futuro della sanità campana
La Campania ora punta a ottenere pieni poteri ordinari anche sulla programmazione finanziaria della sanità, dopo la revoca del commissariamento avvenuta nel 2020. Il presidente Vincenzo De Luca ha espresso forte preoccupazione per i ritardi nella formalizzazione dell’uscita dal piano di rientro:
“Abbiamo mandato tutta la documentazione al Ministero della Salute la settimana scorsa. L’11 aprile ci sarà la riunione del comitato tecnico nazionale e non c’è più nessun motivo per tenere la Campania nel piano di rientro”, dice De Luca durante una visita al Policlinico di Napoli.
Il presidente ha anche evidenziato che la Campania è una delle quattro regioni italiane con il bilancio sanitario in attivo, insieme a Lombardia, Veneto e Marche. “Da dieci anni manteniamo l’equilibrio di bilancio. Il piano di rientro impone limiti di spesa che penalizzano i cittadini, impedendo di destinare fondi di bilancio a servizi sanitari aggiuntivi. È una situazione assurda che deve finire”, ha aggiunto De Luca, auspicando una decisione definitiva entro il prossimo incontro dell’11 aprile.
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