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Nocera Inferiore. Il caso di Ilaria De Prisco e la sanità negata faccia riflettere

Sanità in crisi a Nocera Inferiore: liste d’attesa lunghe anni, cure private inaccessibili e inchieste giornalistiche sulla gestione ospedaliera.

Nocera Inferiore, liste d’attesa e sanità in crisi

Fa ancora rumore la vicenda di Ilaria De Prisco, l’insegnante precaria che ha denunciato pubblicamente il suo calvario sanitario. Costretta a operarsi alle corde vocali fuori regione, ha raccontato come a Nocera Inferiore l’intervento fosse impossibile a causa delle liste d’attesa sovraccariche, con tempi che avrebbero superato i due anni. L’unica alternativa, l’intramoenia, si rivelava inaccessibile con un costo di oltre 4.500 euro. La denuncia, inizialmente ignorata dai media locali, ha trovato risonanza a livello nazionale grazie anche alle inchieste di Corriere del Mezzogiorno, Tg3 e Report, che hanno acceso i riflettori su un problema che riguarda in genere tutta la sanità pubblica.

Il video del TG 3 RAI cliccando qui

Sanità pubblica e privata: un sistema da rivedere

Secondo fonti vicine alla Regione Campania, chi viene elencato nelle liste d’attesa dovrebbe ricevere assistenza e cura entro tre mesi, ma qualcosa sembra non funzionare in ambito locale. L’ASL non ha ancora avviato un’indagine interna, lasciando aperti molti interrogativi. La vicenda di Ilaria solleva dubbi sull’efficienza del sistema misto pubblico – privato, che troppo spesso penalizza i meno abbienti, trasformando il diritto alla salute in un privilegio per chi può permetterselo. L’appello di Ilaria è chiaro: fare luce su quanto accaduto e garantire cure accessibili per tutti e magari immaginando un’assistenza pluralistica.

Nocera Inferiore, sanità pubblica e liste d’attesa: la denuncia di Ilaria

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