Fondi PNRR: l’Italia supera l’85% delle risorse assegnate
Al 29 febbraio 2025, secondo l’ultimo aggiornamento di Openpolis, l’Italia ha assegnato circa 156 miliardi di euro, equivalenti all’85,8% delle risorse complessive previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I progetti attivati superano quota 180.000, toccando quasi ogni Comune del Paese. Tra i settori più coinvolti si evidenziano edilizia scolastica, transizione ecologica, rigenerazione urbana e mobilità sostenibile. Tuttavia, a fronte di un quadro nazionale in movimento, emergono importanti disomogeneità tra le diverse aree geografiche, con un Mezzogiorno che, pur ricevendo molte risorse, presenta ancora lacune nell’esecuzione degli interventi.
La Campania tra le regioni più finanziate ma in difficoltà operative
La Campania si conferma tra le regioni con il maggior numero di progetti finanziati dal PNRR, grazie anche alla clausola che prevede il 40% delle risorse destinate al Mezzogiorno. Le aree urbane, come Napoli, Salerno e Caserta, risultano centrali in ambiti strategici come la riqualificazione degli spazi pubblici, la digitalizzazione e la transizione energetica. Nonostante ciò, restano forti ritardi nell’avanzamento fisico delle opere, con una particolare difficoltà nei piccoli Comuni che, spesso a corto di personale tecnico e risorse amministrative, faticano a seguire l’iter burocratico imposto dal piano. La mancata attuazione tempestiva rischia di compromettere la reale trasformazione dei territori.
Trasparenza e controllo: la mappa interattiva di Openpolis
Per garantire un controllo civico efficace, Openpolis ha realizzato una mappa interattiva aggiornata che consente di esplorare i dati del PNRR a livello comunale. Questo strumento permette a cittadini, amministratori e giornalisti di monitorare quali progetti sono stati finanziati, quante risorse sono state assegnate e quali enti pubblici ne sono responsabili. Nella Campania, è possibile osservare una forte concentrazione di interventi legati alla rigenerazione urbana e alla riqualificazione energetica degli edifici scolastici, ma si evidenzia un divario tra la programmazione e la realizzazione concreta. La trasparenza offerta da questi dati rappresenta un’opportunità per richiamare l’attenzione sull’effettiva efficacia della spesa pubblica e sulle priorità da rivedere.
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