Una figura centrale della cultura napoletana e nazionale
È morto ieri sera, all’età di 91 anni, il maestro Roberto De Simone, figura tra le più influenti della musica e della cultura popolare italiana. Il decesso è avvenuto poco dopo le 21, nella sua abitazione a Napoli, dove si trovava da alcune settimane dopo la dimissione dall’ospedale in cui era stato ricoverato per problemi di salute.Accanto a lui, al momento della scomparsa, c’erano la sorella Giovanna e il nipote Alessandro.
Una vita spesa per la musica, la ricerca e il teatro
Compositore, etnomusicologo, regista teatrale, autore di opere fondamentali per il recupero delle radici popolari del Sud Italia, De Simone ha attraversato il Novecento lasciando un’impronta profonda nella ricerca antropologica e musicale, nel teatro e nella didattica.
Dalla fondazione della Nuova Compagnia di Canto Popolare alla direzione del Conservatorio San Pietro a Majella, fino alla stesura di testi e messe in scena rimaste memorabili, come “La Gatta Cenerentola“, De Simone ha saputo coniugare tradizione e innovazione, oralità e scrittura, memoria e visione.
In preparazione le esequie
Sono in corso di allestimento i funerali, che, secondo quanto trapela in attesa di una conferma ufficiale da parte della famiglia, dovrebbero tenersi mercoledì, sempre a Napoli. Con la sua scomparsa, Napoli e l’Italia intera perdono una delle voci più autentiche e profonde della cultura del Novecento, un uomo che ha dedicato la vita a dare dignità alle espressioni popolari, elevandole a patrimonio artistico e spirituale universale.